Sanità Abruzzo, D’Alessandro (Idv) a Brucchi: ‘Fa più bella figura a stare zitto’

D_Alessandro_Cesare“Chiodi, in tema di sanità regionale, ha perso ben dieci cause amministrative dinanzi Tar, che probabilmente costeranno milioni di euro alle casse regionali. Ma Brucchi, sindaco di Teramo, preferisce sorvolare sui disastri prodotti da questo centrodestra e porta un attacco di dubbio gusto nei confronti del Rettore Di Orio e del Sindaco Cialente, secondo lui responsabili da sette settimane di ritardare una convenzione tra la Facoltà di Medicina di L’Aquila e la Asl di Teramo”.

Ad affermarlo è Cesare D’Alessandro, consigliere regionale dell’Italia dei Valori, che aggiunge. “Si può anche parlare, come fa il sindaco Brucchi, del sesso degli angeli mentre Costantinopoli è assediata dai turchi, ma se lui ritenesse questo il problema più grave della sanità abruzzese e teramana, gli consiglierei di starsene in silenzio. Farebbe più bella figura”. A spingere D’Alessandro ad intervenire sulla questione, l’affermazione del sindaco Brucchi, che ieri ha invitato la politica a fare un passo indietro sulla sanità e sul problema specifico della convenzione tra l’Asl di Teramo e la Facoltà di Medicina di L’Aquila. “E’ come chiedere a Chiodi di diventare un gambero

“commenta il consigliere regionale. “La politica regionale del centrodestra è solo rivolta alla sanità, gestita dal Commissario senza alcun controllo democratico ed è praticamente rivolta a costruire carriere, clientele, favori, gestire appalti e servizi e anche a far danni, com’è testimoniato dalle recenti sentenze della Magistratura amministrativa. Brucchi, che di professione è medico, queste cose le conosce così bene che mi viene il sospetto che abbia alzato la voce mirando ad altro. L’unica cosa che oggi appare chiara, a metà legislatura regionale, è il fallimento di Chiodi, della sua Giunta e della politica sanitaria abruzzese, che sta pagando con lacrime e sangue una gestione incapace di registrare un solo punto a favore di un settore delicatissimo, ma ormai allo stremo”.

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