Roseto degli Abruzzi. I Capigruppo Enio Pavone di “Avanti X Roseto”, Alessandro Recchiuti di “Futuro In” e Nicola Di Marco di “Liberalsocialisti-Insieme per Roseto” hanno depositato, questa mattina, una mozione preparata grazie al coinvolgimento del gruppo di “Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale”,
nella quale si chiede al Consiglio Comunale di adottare i provvedimenti necessari al fine di modificare il “Regolamento per la disciplina dell’Imposta unica comunale”, approvato con delibera C.C. n. 27 del 04/09/14, al fine di prevedere una riduzione sulla Tari (ovvero la Tassa sui Rifiuti) per gli operatori commerciali del territorio rosetano che consegnano alle associazioni di volontariato il cibo da distribuire ai bisognosi, definendone compiutamente l’attuazione attraverso un regolamento attuativo e realizzando un’adeguata campagna di informazione che coinvolga associazioni, operatori commerciali e cittadini al fine di dare massimo risalto a questa possibilità.
“Riteniamo che si tratti di una valida ed utilissima iniziativa che dovrebbe essere sostenuta, con forza e convinzione, da tutto il Consiglio Comunale” dichiarano i Capigruppo Pavone, Recchiuti e Di Marco.
“Purtroppo è sotto gli occhi di tutti la crescente richiesta di sostegno e di aiuto, rivolta tanto agli uffici comunali quanto alle associazioni di volontariato locali, che arriva proprio dalle fasce più deboli della popolazione che, in questo momento di generale difficoltà, non riescono nemmeno a soddisfare i propri bisogni primari, in primis quelli legati ad una sufficiente alimentazione. Oltre a questo, grazie al recepimento di questa mozione, si potrà contribuire fattivamente alla riduzione dello spreco alimentare, una vera e propria “piaga” che non fa onore alla società contemporanea”.
L’approvazione di questa mozione permetterebbe, tra le altre cose, al Comune di Roseto degli Abruzzi di recepire la Legge del 19 agosto 2016 n.166 riguardante “Disposizioni concernenti la donazione e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici ai fini della solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi” (pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 202 del 30 agosto 2016) che, tra le altre cose, prevede appunto benefici fiscali per chi cede a titolo gratuito prodotti alimentari agli indigenti attraverso la riduzione della Tari da parte dei Comuni in proporzione alla quantità, debitamente certificata, dei beni e dei prodotti oggetto della donazione.