Atri. “Nella mattinata di domenica 30 ottobre, già pochi minuti dopo la scossa sismica, è stata comunicata alla Prefettura di Teramo, al Commissariato di Polizia di Atri, ai Carabinieri, alla Protezione Civile, alla Croce Rossa e alla Polizia Municipale di Atri l’apertura del COC (Centro Operativo Comunale), che è tuttora funzionante, tanto che stiamo effettuando sopralluoghi dalla mattinata dell’evento tellurico”.
Stando a quanto si legge a Mazzocca non risultava che Atri avesse aperto il COC, né richiesto l’effettuazione di sopralluoghi alla Protezione Civile. “Quello che dice Mazzocca – aggiunge Astolfi – non corrisponde a verità. Siamo in continuo contatto con la Protezione Civile ormai da giorni e continuiamo a inviare segnalazioni di criticità, tanto è vero che domani mattina verranno ad Atri tecnici della Protezione Civile a controllare le strutture pubbliche del territorio comunale, sulle quali sono stati già effettuati vari sopralluoghi da tecnici comunali e dai Vigili del Fuoco. Per essere precisi, la nostra prima richiesta alla Protezione Civile per effettuare verifiche agli edifici pubblici e alle scuole porta la data del 24 agosto, la seconda il 27 ottobre, dopo la scossa del 26, e la terza, di sollecito, è stata inoltrata proprio questa mattina”.
“Quanto alle dichiarazioni di Mazzocca relative all’ospedale San Liberatore ci teniamo a precisare che appena dopo la forte scossa di domenica – aggiunge il sindaco di Atri – il sopralluogo è stato effettuato dal sottoscritto insieme ai Vigili del Fuoco e tecnici comunali, non dalla Regione Abruzzo. A questo punto – conclude Astolfi – sarebbe opportuno che Mazzocca rivedesse le sue posizioni e quantomeno chiarisse il disguido perché credo ci siano stati errori nella trasmissione dei loro dati e nessuna mancanza da parte nostra. Noi abbiamo agito in maniera corretta e tempestiva e la macchina del COC, operativa fin da subito, continua a funzionare regolarmente”.