Teramo Cambia contro Gatti: “Cosa hai fatto tu per le scuole?”

filipponi-santoneE’ un attacco che va contro l’amministrazione comunale teramana per la sua mancata programmazione in termine di sicurezza negli edifici scolastici, quello del gruppo consiliare Teramo Cambia, ma che punta anche a rispondere alle polemiche espresse dal consigliere regionale Paolo Gatti per l’utilizzo dei fondi Masterplan in opere non urgenti come invece può essere la messa in sicurezza delle scuole.

I consiglieri Antonio Filipponi e Maria Rita Santone, infatti, ricordano come sia mancata nella doppia consiliatura di Maurizio Brucchi, coincisa per buona parte anche con un governo regionale di centrodestra, la volontà di intercettare fondi destinati a questo settore. Eppure dal 2008 sono stati stanziati fondi per l’adeguamento antisimico nelle scuole per oltre 120 milioni con il finanziamento di ben 242 interventi, con una media di 40 interventi all’anno, per un costo medio di 478.000 euro per ogni opera. E se Teramo non compare da nessuna parte, come dicono i consiglieri, è “semplicemente perché la nostra città non ha partecipato ai bandi”.

“C’è da chiedersi”, continuano Filippone e Santone, “cosa abbia fatto l’attuale consigliere regionale Paolo Gatti, che oggi accusa l’opposizione di ‘preferire la funivia alle scuole sicure’. Ricordiamo all’ex assessore che i due settori in oggetto, ossia quello relativo alla Pubblica istruzione, ma anche alle Manutenzioni, sono stati, dal 2004 in poi, sempre appannaggio dello stesso Gatti o di assessori del suo gruppo politico, Futuro In, e che era di loro diretta competenza occuparsi di un tema essenziale come la sicurezza dei plessi scolastici. Gatti dal 2008 è stato anche assessore regionale alla Pubblica istruzione. Peccato però che per lui, fino ad oggi, la sicurezza degli studenti non abbia rappresentato una priorità e alcuna progettazione si rinviene tra gli atti del suo lavoro”.

Teramo Cambia, inoltre, ricorda come l’attuale amministrazione comunale, in cui i gattiani rappresentano il gruppo più numeroso, sia riuscita a far scendere in piazza i diversamente abili per i tagli al sociale e le mamme, preoccupate per lo stato dei plessi scolastici privi delle attestazione di sicurezza.

“A Gatti”, conclude la nota, “ricordiamo infine che il finanziamento per la funivia deriva da fondi europei finalizzati e non possono essere spostati su altre voci di spesa”.

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