Il sindaco ha inoltre annunciato che d’ora in avanti pubblicherà i documenti relativi a tutti i suoi spostamenti, i viaggi istituzionali o di rappresentanza. “Ho deciso di rendere pubblico anche il mio reddito annuo”, ha spiegato Monticelli, “in quanto ultimamente ne ho sentite davvero troppe a proposito del mio compenso. Non ho nulla da nascondere e nessuno si può permettere di insinuare sospetti sul mio conto”.
Rispetto a 7 anni fa, quando ebbe per la prima volta l’incarico di governare la città di Pineto, il compenso non ha subito grosse variazioni. In 7 anni, infatti, c’è stato un aumento di appena 100 euro determinato da una normativa del Governo centrale. “Noi abbiamo applicato, a proposito del mio compenso, il minimo previsto dalla legge”, prosegue il primo cittadino pinetese, “sono qui nel mio ufficio ogni giorno, dalla mattina alle 8 sino a tarda sera. Non ho tredicesima e per quanto riguarda le ferie cerco di ritagliarmi, nel limite del possibile, una decina di giorni l’anno per stare con la famiglia, visto che ne ho una. Non capisco il perché qualcuno stia mettendo in giro voci assurde a proposito di un mio stipendio faraonico. D’ora in poi i cittadini conosceranno tutto del loro Sindaco”. Quella di rendere pubblico il proprio reddito e il proprio compenso mensile è stata una libera scelta del Sindaco Luciano Monticelli che però suggerisce anche agli altri assessori della sua giunta di seguire il suo esempio. “Non c’è obbligo”, conclude il capo della giunta di Pineto, “però se pubblicassero i loro stipendi da assessori la gente capirebbe che qui nessuno pensa di arricchirsi facendo gli amministratori”.