Alba Adriatica, pubblifono e strisce blu: il dissenso dei Verdi

alba_adriatica_panoramaAlba Adriatica. I Verdi dicono no al pubblifono e ai parcheggi a pagamento sul lungomare di Alba Adriatica. E’ una sorta di attacco frontale all’assessore al turismo, Pierluigi Marziale, quello che viene riservato da Giuliano Marsili (Verdi), che punta l’indice su due progettualità: una già in itinere (il pubblifono durante il periodo estivo) e uno ancora al vaglio, ossia la possibilità di ripristinare le aree di sosta a pagamento sul lungomare.

“La decisione di prevedere anche per l’estate del 2011”, scrive in una nota il referente provinciale dei verdi, “ sta già sollevando polemiche. Nella passata stagione molti turisti si sono lamentati per l’utilizzo del pubblifono, almeno così come è stato pensato. La cosa crea inquinamento acustico e snatura lo strumento, che non deve essere quello di diffondere annunci commerciali, ma essere di servizio e all’occorrenza per fornire informazioni di emergenza”. L’altro tasto toccato dagli ambientalisti, verte sulla prospettiva, accarezzata nelle scorse settimane, di riattivare i parcheggi a pagamento. “ Idea, questa” prosegue la nota, “ che ha incontrato pareri negativi anche in seno alla stessa maggioranza e dobbiamo riconoscere all’assessore Viviani di non avallare questa scelta impopolare. I turisti, poi, pur di non pagare, ostruiscono le vie interne della cittadina, molto spesso veramente strette, creando così un forte disagio a molti cittadini che spesso sono costretti a pagare non trovando libero il parcheggio sotto casa, e a chiamare la forza pubblica nelle ore notturne per rimuovere i mezzi che ostruiscono i passi carrabili. I Verdi optano per il disco orario, anche se di 2 o 3 ore, ma solo per evitare disagi agli operatori turistici e commerciali e tantomeno ai turisti e cittadini. Nel caso di introduzione preannunciamo un immediato ricorso al Tar motivato dal fatto che per introdurre i parcheggi a pagamento l’amministrazione deve avere a disposizione nelle vicinanze lo stesso numero di parcheggi liberi, cosa che è risaputo non avvenire”.

 

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