Dopo una breve presentazione Patrizia Gentilini ha affrontato il tema dell’inceneritore, ritenendolo una pessima soluzione al problema rifiuti.
Il problema dell’inceneritore sarebbe in primis antieconomico, oltre a provocare gravi danni all’uomo e ai bambini. Chiara e netta la presa di posizione dell’ esponente nazionale dell’Associazione Medici per l’Ambiente: “I nostri figli ci riproveranno”. Non poteva mancare una piccola parentesi sul nucleare, considerato un’altra falsa soluzione al problema energetico del paese. Critiche anche a Umberto Veronesi che si è dichiarato favorevole al nucleare in Italia, ma la Gentilini ha aggiunto che tra i finanziatori riportati sul sito della fondazione Veronesi, si può trovare una famosa ditta francese che realizza centrali nucleari.
La direttice del Centro di Riciclo di Vedelago ha affrontato il tema dei rifiuti con un approccio meno scientifico ma decisamente concreto. Due gli aspetti fondamentali per una nuova gestione della raccolta rifiuti: cultura e economia sostenibile. Economia verde, certamente, ma che garantirebbe un grande risparmio economico per le amministrazioni e i cittadini e un deciso guadagno per gli imprenditori che entrerebbero nella filiera del riciclo. Carla Poli ha sottolineato l’importanza di una filiera, radicata nel territorio, nella gestione dei rifiuti. Frecciate a Legambiente, che troppo superficialmente premia i comuni ricicloni, e alle amministrazioni che fanno pagare ancora la Tarsu (tassa iniqua), invece che la Tia. La direttrice ha esposto in maniera chiara la filiera messa in piedi dal proprio Centro che sta facendo scuola in Italia, ma anche in Europa e nel mondo, annunciando la prossima partecipazione ad un incontro in Cina.
Dagli interventi della Gentilini e della Poli si evince che i rifiuti potrebbero diventare una risorsa anche nel teramano e in Abruzzo senza ricorrere all’inceneritore, ma con una nuova cultura che coinvolga la volontà politica, i cittadini e gli imprenditori.