Senza “sollevare polveroni e vespai” e “facili strumentalizzazioni” aveva già chiesto spiegazioni tramite un’interrogazione ma il Consiglio Comunale ancora non è stata riunita. Cianella stigmatizza i ‘freddi comunicati’ sui social del Comune moscianese e ribadisce l’intenzione dei genitori di confrontarsi in un’assemblea pubblica.
Accertata l’inagibilità dell’asilo del Convento e di un’aula di Selva Piana, il consigliere di Mosciano Nostra punta il dito sull’asilo nido, parzialmente interdetto dopo l’ultimo sopralluogo della Protezione Civile, e dopo tante e immediate segnalazioni, anche fotografiche, dei genitori dei piccoli alunni. Maria Cristina Cianella chiede al sindaco perché la decisione di chiudere una parte della struttura di via della Stazione sia stata effettuata una settimana dopo l’avvio delle attività educative.
Egregio Sig.Sindaco,
scrivo questa mia lettera, come madre di un bimbo prossimo a compiere i dieci mesi, prima ancora che come Consigliere Comunale della parte avversa alla compagine di governo che Lei guida.
Ho ritenuto opportuno, fino a questo momento, non sollevare polveroni e vespai, né dare vita a facili strumentalizzazioni su un tema delicato, come quello della sicurezza delle scuole a seguito del sisma di Amatrice, limitandomi a chiederLe lumi nelle sedi istituzionali, attraverso un’interrogazione in Consiglio Comunale che, ad oggi, ancora non ha riunito e che, pertanto, è rimasta priva di risposta.
Ho preferito, cioè, tralasciare le ambiguità ed anche gli equivoci a cui i social networks (benchè questa sia stata la stessa strada scelta dall’amministrazione), troppo spesso sono legati.
Constato, tuttavia, con rammarico che, ad oggi, non ha neanche riunito quell’assemblea pubblica, richiesta, doverosamente, dai genitori rappresentanti del Consiglio di Istituto dell’Istituto comprensivo di Mosciano SA(TE), circa il tema in oggetto.
Da quando si è verificato il terremoto, noi genitori abbiamo semplicemente assistito a freddi comunicati sulla pagina istituzionale del Comune, tesi a ridimensionare il comprensibile sentimento di apprensione che noi stessi abbiamo esplicitato.
Abbiamo letto della chiusura della scuola dell’infanzia-asilo nido del Convento, abbiamo letto della problematica limitata ad una sola aula per la scuola di Selva Piana (quella stessa scuola per la quale avete lasciato “passare” un finanziamento regionale, teso proprio al suo adeguamento sismico), ma ABBIAMO LETTO ANCHE ALTRO.
Abbiamo letto che quelle crepe fotografate da un genitore (il sig.Domenico Carlinfante) nella parte adibita alla sezione piccoli-lattanti dell’asilo nido comunale, non dovessero destare preoccupazione.
La storia di quelle crepe, la sottoscritta la conosce di persona, come MAMMA, appunto.
Perché?
Perché ho iscritto mio figlio al “Castello dei Piccoli”, l’asilo nido comunale di via della Stazione, gestito dalla cooperativa privata COOS Marche.
Il giorno 31.08.2016 (quindi una settimana dopo il sisma), si è svolta la riunione con i genitori per i nuovi bimbi frequentanti l’asilo nido e, proprio in quell’occasione, noi genitori abbiamo avuto modo di vedere le crepe presenti nell’area lattanti, tanto che il sig.Carlinfante e mio marito hanno pensato bene di fotografarle ed il sig.Carlinfante di pubblicarle su FB.
A seguito della pubblicazione di quelle foto, il comune con il comunicato dell’ 1.09.2016 ha tenuto a precisare: “In merito alla situazione dello stabile dell’asilo nido comunale il Sindaco, a seguito di un ulteriore sopralluogo avvenuto in mattinata con l’ingegnere dell’Ente Angelo Di Gennaro e altri tecnici all’uopo coinvolti, comunica che la struttura, provvista di agibilità tecnica e rispondente alle attuali normative antisismiche, non ha subito danni o lesioni alle strutture portanti, adeguatamente verificate in loco. Le uniche lesioni di lieve entità sono state riscontrate su elementi di tamponatura leggera, situazione che non desta preoccupazione ma testimonia come la struttura antisismica abbia sopportato e smaltito i carichi di sollecitazione in maniera adeguata. Pertanto non sussistono motivazioni valide a supporto di un’ordinanza di chiusura del plesso scolastico”.
Alla luce di tale ordinanza, mio figlio, come tutti i figli piccoli iscritti all’asilo, hanno iniziato l’inserimento per tutta questa settimana, a partire dal 5.09.2016, nella certezza, da Voi affermata, di stare sicuri.
Tutto questo, fino ad oggi.
Oggi, infatti, con una chiamata della coordinatrice della cooperativa, noi mamme veniamo messe a conoscenza del fatto che, a seguito di sopralluogo della PROTEZIONE CIVILE, quell’ala dell’asilo nido, in quelle condizioni, non può ospitare bambini ed educatrici, con necessità di lavori urgenti e straordinari.
Situazione ribadita con ulteriore comunicato del comune, di data odierna, dal quale risulta la SOSPENSIONE DEL SERVIZIO DI ASILO NIDO NELL’AREA LATTANTI-PICCOLI, per lo meno fino alla riapertura delle scuole, prorogata al 19.09.2016 e, comunque, fino al termine dei lavori urgenti e straordinari.
Casualmente il giorno 8.09.2016 ho incontrato (alla presenza di altra mamma che può testimoniare se quanto dico corrisponde al vero) un Consigliere della Sua maggioranza, al quale ho chiesto spiegazioni in merito a quelle crepe, certa del fatto che, in fondo, SIAMO TUTTI GENITORI e nessuno affronterebbe, a cuor leggero, una questione così delicata, come quella della sicurezza dei figli.
Anche il Suo consigliere, ha ribadito, a gran voce, che non c’era da preoccuparsi.
Allora, se non c’è da preoccuparsi, perché:
a) IL SOPRALLUOGO DELLA PROTEZIONE CIVILE HA DATO UN ESITO DIVERSO DA QUELLO DA VOI SVOLTO?
b) LA NECESSITA’ ED URGENZA DI QUESTI LAVORI?
c) DI CHE TIPOLOGIA DI LAVORI SI TRATTA?
d) L’ ALTRA ALA DELL’ASILO NIDO (frequentata da bimbi dai 14 mesi ai 36 mesi circa) E’ SICURA, TANTO DA RIMANERE APERTA DURANTE I LAVORI URGENTI DELL’AREA LATTANTI?
e) CHI HA SBAGLIATO A VALUTARE QUELLE CREPE?
f) LEI, SINDACO, HA INTENZIONE DI PRENDERE PROVVEDIMENTI?
g) SE IN QUELLA SETTIMANA FOSSE ACCADUTO QUALCOSA?
Queste sono le domande che, da mamma, come tutte le mamme, Le avanzo in questa lettera aperta, anche se avrei preferito, come i più, che una volta per tutte, non ascoltasse chi Le consiglia di andare avanti a forza di comunicati stampa sul sito del comune, ma che, riappropriandosi della Sua funzione di primo cittadino, di primo organo responsabile della pubblica incolumità e sicurezza, parlasse con i Suoi cittadini faccia a faccia, SPIEGANDO REALMENTE, CON DATI ALLA MANO, COME E’ LA SITUAZIONE VERA DELLE SCUOLE MOSCIANESI (quella della scuola Primaria Capoluogo, in particolare).
Se Lei o la Sua compagine di Governo, non avrete la forza ed il coraggio di spiegare come stanno realmente le cose a noi cittadini, senza la necessità di uno schermo, ma vis à vis, il consiglio migliore che posso darLe è quello di restituire non solo le chiavi delle scuole, ma le chiavi della nostra città ai Moscianesi.
Certa in un suo sollecito intervento, La saluto distintamente.
Maria Cristina Cianella, mamma di un bimbo di dieci mesi iscritto al “Castello dei Piccoli”
Maria Cristina Cianella, rappresentante della lista “Mosciano Nostra”, presso il Consiglio Comunale di Mosciano SA.