L’organismo è composto in modo paritetico da un componente designato da ciascuna delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative a livello di amministrazione e da un pari numero di rappresentanti dell’amministrazione.
“Avrà compiti propositivi, consultivi e di verifica” specifica la Marchese “e opererà in collaborazione con la consigliera o il consigliere nazionale di parità. Contribuirà all’ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico migliorando l’efficienza delle prestazioni collegata alla garanzia di un ambiente di lavoro caratterizzato dal rispetto dei princìpi di pari opportunità, tra uomini e donne. Rappresenterà un primo passo di fondamentale importanza, raffigurerà il salto dalla garanzia delle pari opportunità solo di genere, alla garanzia dell’assenza di qualunque forma di discriminazione relativa alla razza, all’origine etnica, alla disabilità, alla religione e quant’altro”.