Teramo, tensione alla direzione provinciale di Sel

selTeramo. Direzione provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà ad alta tensione ieri sera a Mosciano. A crearla la parole forti di Marco Pigliacelli che già in mattinata sul profilo facebook aveva denunciato la mancanza di democrazia nel partito teramano.

“A Teramo SEL sembra viaggiare – ha scritto Pigliacelli – su un binario parallelo rispetto alla sfida lanciata dal recente congresso di Firenze. Una ristretta oligarchia controlla il partito infischiandosene delle regole democratiche e delegittimando fino a ridurla miseramente un non luogo la Direzione provinciale (oggi rinominata assemblea provinciale), infatti si soffoca il dibattito riducendo sempre di più il tempo degli interventi e nelle conclusioni non viene preso in considerazione nulla di quanto emerso dalla discussione! Cooptare e destituire incarichi e cariche sembra lo sport preferito del segretario & c.,  che ben si guarda da essere affiancato da una segreteria politica, garanzia democratica della pluralità di posizioni all’interno della nostra organizzazione”. In pratica Pigliaccelli parla di incarichi affidati a pochi fedelissimi del segretario (Tommaso Di Febo, ndr), spiegando: “dal dibattito che ne è seguito successivamente nella direzione provinciale del 22 febbraio 2011 sono emersi a larga maggioranza due elementi chiari ed inequivocabili: i due cooptati (Germana Goderecci e Valfrido Di Odoardo, ndr) dovevano rassegnare immediatamente le dimissioni. A tutt’oggi ciò non è avvenuto. Inoltre una commissione di lavoro aperta a tutti coloro che intendevano apportare il proprio contributo doveva elaborare il “vademecum delle regole democratiche” anche perché lo statuto è completamente carente. Alcuni aspetti importanti erano già emersi dalla discussione del 22 febbraio scorso, ad esempio si proponeva una sola carica o di partito o istituzionale. E’ passato un mese e nonostante i  reiterati inviti, non vi è alcuna volontà di convocare il gruppo di lavoro che deve dirimere la spinosa Questione democratica. Allo stato delle cose e se non ci sarà un brusco cambio di direzione,io mi presenterò dimissionario dalla Direzione Regionale e da quella Provinciale e invito a fare altrettanto coloro che hanno avallato con me questa importante istanza e che rappresentano la maggioranza degli iscritti e dei dirigenti”. Pigliacelli, ha ribadito ieri sera questi concetti e alcuni dirigenti non l’hanno presa bene, facendo chiudere l’incontro quasi con una rissa. Un partito appena nato che già vive le tensioni dei gruppi politici storici e Pigliacelli ha avvisato che informerà Vendola e la base della gestione antidemocratica di Sel in provincia di Teramo.

 

La replica. La Direzione Provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà di Teramo ha espresso il suo più assoluto dissenso, la sua disapprovazione per il metodo usato, l’amarezza per un’azione inconsulta che rischia di essere lesiva per l’immagine di tutto il partito. “La Direzione ricorda si legge nella nota della federazione di Sel Teramo – che ogni momento della vita del partito, dalla sua nascita ad oggi, è stato caratterizzato dal rispetto delle regole democratiche, dalla partecipazione, dalla valorizzazione delle persone e delle loro capacità e che di tutto ciò il Segretario è stato sempre garante. Le decisioni, le scelte, le deliberazioni sono state sempre prese all’interno dei vari organismi, con il consenso dei rappresentanti democraticamente espresso. Ogni posizione critica ha diritto di essere espressa all’interno di Sinistra Ecologia e Libertà. Ma basare le proprie critiche sul nulla, falsare i termini dei problemi, far leva sulle difficoltà e sulle lentezze che un partito che si sta formando inevitabilmente incontra per portare avanti una critica distruttiva è cosa inaccettabile e va assolutamente combattuta. Tanto più se la critica viene portata avanti,-prima ancora che negli organismi, troppo spesso disertati, con metodi decisamente scorretti e con modalità subdole, utilizzando i mezzi telematici e coinvolgendo gli amici di Facebook , molti dei quali estranei al partito, e addirittura i giornalisti locali. La Direzione rigetta totalmente queste modalità, proprie di un vecchio e deleterio modo di far politica, che perseguono l’unico scopo di far acquisire una assolutamente discutibile visibilità personale a danno di tutta la nostra organizzazione. E ritiene particolarmente grave questo tentativo di screditare il partito in un momento così delicato della sua crescita e in vista di elezioni amministrative nelle quali, come a Roseto, risulta indispensabile raccogliere tutte le nostre forze e affermare la nostra identità e i nostri valori”.
La Direzione Provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà della provincia di Teramo decide pertanto di presentare il caso alla Commissione di Garanzia regionale.

 

Continua la polemica: Pigliacelli contro gli interessi di qualcuno. Le parole della direzione provinciale non sono piaciute a Marco Pigliacelli. “Non ritengo che richiamando – ha spiegato l’esponente di Sel – l’attenzione sulle procedure democratiche, si rischia di ledere l’immagine di tutto il partito. Lo statuto di SEL art 1 comma 4, recita: SEL si avvarrà del Web anche per la sperimentazione di nuove forme di democrazia digitale. SEL rende visibili attraverso gli stessi strumenti tutte le informazioni sulle riunioni etc. Quindi come può una nota su facebook essere lesiva se viene incoraggiata dallo statuto? Al contrario penso invece che  limitare la libertà di parola, (diritto sacrosanto sancito dalla costituzione) questo si sia lesivo per il bene di SEL. Io non farei mai del male al partito a cui tengo tanto, e mai (come si accusa falsamente) tenterei di screditarlo in un momento così delicato della sua crescita e in vista di elezioni amministrative nelle quali, come a Roseto, risulta indispensabile raccogliere tutte le nostre forze e affermare la nostra identità e i nostri valori. Mi sembra una reazione immotivata e spropositata anche perché si imputa solo ed esclusivamente a me un sentimento diffuso tra iscritti e simpatizzanti. Confidando in un esito positivo per il futuro del nostro partito, colgo l’occasione per salutare dirigenti, iscritti e simpatizzanti. Se servirà al bene del partito io mi farò da parte. Sono già dimissionario dalla direzione regionale e da quella provinciale. Se paradossalmente la commissione di garanzia regionale riterrà giuste altre sanzioni valuterò di ricorrere a tutti gli organismi di tutela. Il mio impegno politico parte più di venticinque anni fa,sono stato a 20 anni segretario provinciale dell’allora federazione giovanile comunista. Mi sono impegnato nel sindacato sempre dalla parte dei lavoratori nelle RSU. Come si può per una nota, su facebook avente per oggetto maggior democrazia interna, passare da Dirigente regionale di SEL, delegato al congresso nazionale, membro dell’esecutivo provinciale etc etc., di colpo a uno che ne lede l’immagine? La risposta è semplice sono andato a toccare gli interessi di qualcuno”.

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