“I vertici regionali e provinciali hanno ben accolto il documento presentato che chiedeva, per siglare una alleanza ampia e vincente di centro sinistra , solamente di rimandare alla prossima legislatura l’approvazione del PRG per poter dare il nostro contributo e sviluppare le criticità che abbiamo riscontrato e segnalato al Pd. Inoltre abbiamo riconosciuto, nel documento, la candidatura di un esponente del Partito Democratico alla carica di primo cittadino a patto che sia condiviso dalla coalizione e che sia di chiara discontinuità e rinnovamento. Ultimo punto verteva sull’impegno nel risolvere la questione Riserva Borsacchio attivando definitivamente un PAN e sbloccando le aree attualmente paralizzate da norme transitorie”.
Secondo Borgatti i vertici regionali e provinciali del Pd sarebbero in pieno accordo sulle proposte della sinistra rosetana ma non il partito di Roseto. Una posizione che per Bprgatti nasconderebbe “giochi di potere ed interessi di parte. Ricordiamo ancora che le primarie sono la tappa finale di un percorso politico che nasce dalla condivisione di un programma comune per la città. Il Pd a Roseto non ha un programma né idee per il futuro, chiede le primarie in stile Berlusconiano, chiedendoci di allearci intorno a una persona, senza portare idee e programmi. Perchè far le primarie per scegliere un sindaco quando il Pd non è in grado di dire cosa farà l’aspirante primo cittadino per Roseto? Perché dovremmo allearci su un nome? Forse pecchiamo di idealismo ed eccessiva moralità ì, ma i nostri maestri e la storia della sinistra insegnano che un sindaco deve garantire un programma per il futuro della città ,ì ma il Pd di Roseto non ha mai portato un programma ed ha sempre rifiutato le nostre proposte. Solo Berlusconi in politica chiede a uomini e donne di allearsi intorno a un nome di persona. Paradossalmente visto che il Pd a Roseto non ha un programma e chiede di unirsi intorno a un nome potrebbe tranquillamente apparentarsi con l’unico partito che adotta simili metodi: il Pdl”.
Dello stesso indirizzo Pasquale Avolio di Sel che ha affermata: “Con fittizie e imbarazzanti argomentazioni il Pd chiude definitivamente il dia logo con le altre forze del centrosinistra pur di non rinunciare ai tre obiettivi che si è prefissato: l’adozione del PRG a ridosso della campagna elettorale, la riperimetrazione dell’area della Riserva del Borsacchio per dar luogo a interventi edilizi in alcune aree di pregio e l’effettuazione delle primarie senza aver prima costituito una coalizione intorno a un programma”.