” L’avvocato Marinucci”, spiega Laurenzi, ha rassetnato le dimissioni per impegni professionali, visto che era impossibile conciliare le due cose. La sua designazione nella Fondazione Tercas, è un incarico importante: nomina che il sindaco ha concertato con l’amministrazione. Marinucci non è uomo di partito, pur essendo chiara la sua collocazione nel centrodestra. E’ chiaro che i papabili potevano essere tanti altri bravi professionisti di Nereto, che sicuramente avranno incarichi nel Cda, scaduto da troppo tempo. E’ altrettanto chiaro che l’amministrazione Minora ha garantito a tutti i gruppi politici la giusta visibilità e continuerà a farlo attraverso il rimpasto di giunta e altre designazioni in enti sovra-comunali”. Se da un lato, dunque, la defezione di Marinucci nella giunta comunale, sembra essere un fattore indolore, altre motivazioni vengono addotte per spiegare il disimpegno dell’assessore al bilancio. ” Le dimissioni di Di Berardino” prosegue Laurenzi, ” esponente di primo piano del gruppo civico I Moderati, arrivano in un frangente poco opportuno e delicato per l’approvazione del bilancio 2011, gravato da tanti criticità, alcune delle quali ereditate dalle precedenti amministrazioni di centrosinistra. Non conosco le motivazioni reali di questa defezione, spero soltanto che siano il frutto di difetti di comunicazione, che possano essere superati dal confronto serio e sereno. Sono consapevole e sicuro delle capacità amministrative di Di Berardino, sono ancora più sicuro della sua onestà intellettuale e umana, e di quella dell’altro consigliere comunale del gruppo, e mi riferisco ad Alessandro Di Lorenzo a cui rinnovo pubblicamente stima e amicizia. Pur senza I Moderati l’amministrazione è autosufficiente in termini numerici, questo non significa che tutte le “voci” debbano essere ascoltate, bisogna però capire al più presto quali sono le richieste e se compatibili con lo spirito iniziale della lista civica La Fonte”.