“ Il piano spiaggia non ha subito nessuna bocciatura”, spiega Vagnoni, “ e non ci sono rischi in questa direzione. Come ho già avuto modo di illustrare precedentemente, nel pieno rispetto della normativa vigente, i tecnici che hanno redatto lo strumento urbanistico, di concerto con i funzionari comunali, hanno correttamente avviato la procedura di verifica di assoggettabilità alla valutazione ambientale strategica. Questo è il primo passo da compiere. Al momento sono giunte tre note: una della Provincia, che ha chiesto alcune integrazioni, mentre Arta e la direzione regionale dei Beni Ambientali, hanno ritenuto che lo strumento vada dotato dalla valutazione ambientale. La Regione, però, in due diverse note inviate a tutti gli enti, ha specificato che l’autorità competente per la Vas è il Comune di Martinsicuro, che deciderà che lo strumento debba essere assoggettato o meno alla procedura, che comunque può essere fatta successivamente. Siamo sereni: tutte le procedure sono state fatte correttamente”. A riprova che il percorso avviato non sarà in nessun modo stoppato, l’ente ha organizzato per la prossima settimane due assemblee pubbliche (il 16 febbraio alle 21 nella casa consiliare; il giorno successivo, sempre alla stessa ora nella sala del Buon Pastore a Villa Rosa), per illustrare alla cittadinanza le caratteristiche della variante al piano demaniale adottata di recente. Inoltre, è in via di convocazione un incontro preliminare con diversi enti, utile per approfondire alcuni aspetti dello strumento. Vagnoni, destinatario di critiche da parte delle opposizioni, oltre a parare il colpo da un punto di vista squisitamente tecnico, non lesina una replica anche politica sulla vicenda. “ Non capisco in cosa saremmo stati superficiali”, aggiunge. “ Le opposizioni continuano ad alzare il tono delle scontro, senza voler entrare nel merito della variante, segno evidente della cronica assenza di idee sulla sviluppo dell’arenile. Lo sanno che l’autorità competente è il Comune? Lo sanno che la procedura della Vas, se necessaria, va conclusa prima dell’approvazione del piano e non dell’adozione? Penso proprio di no; e allora prima di accusare il sottoscritto di superficialità e di inadeguatezza, si studiassero prima le norme di settore e poi torneremo a discutere”, attacca Vagnoni. “Un modus operandi, quello delle opposizioni, che ha l’unico obiettivo di creare confusione e allarmismi, distogliendo l’attenzione generale da ciò che è più importante, ovvero l’approvazione fondamentale del piano demaniale marittimo. La storia è sempre la stessa ormai da decenni; ogni qualvolta si prova a porre le premesse per la redazione di uno strumento di pianificazione, anziché confrontarsi nel merito, si preferisce parlare di ricorsi, illegittimità e altro. Un clima di conflittualità ormai divenuto inaccettabile, alimentato da storici rappresentanti politici (il riferimento è a Paci e Lattanzi, ndr) e nuovi rappresentanti (Vagnoni cità Camaioni e Tommolini, di Città Attiva): tutti uniti, ancora una volta, nel dire no a tutto e a prescindere. Da parte mia, c’è la consapevolezza di aver seguito il corretto iter amministrativo, ma, soprattutto, la responsabilità di garantire la massima serenità ai tecnici del piano e ai funzionari comunali, affinché possano continuare a lavorare, e prendere le relative decisioni, nella massima tranquillità”.