Martinsicuro. E’ il Comune a dover stabilire se il piano spiaggia va assoggettato alla valutazione ambientale strategica sulla base dei pareri espressi dagli altri enti. Operazione, questa,che eventualmente potrà essere compiuta nella fase compresa tra l’adozione (già ratificata) e l’approvazione definitiva. È una posizione chiara, che sembra fugare tutti i dubbi sollevati dalle opposizioni (“piano spiaggia da annullare perché carente di un atto propedeutico”), quella espressa da Massimo Vagnoni, consigliere delegato al demanio, che di fronte ai rilievi dell’Arta (che ha sottolineato che lo strumento urbanistico deve essere assoggettato alla Vas) ribadisce che l’iter avviato è quello giusto.
“ Il piano spiaggia non ha subito nessuna bocciatura”, spiega Vagnoni, “ e non ci sono rischi in questa direzione. Come ho già avuto modo di illustrare precedentemente, nel pieno rispetto della normativa vigente, i tecnici che hanno redatto lo strumento urbanistico, di concerto con i funzionari comunali, hanno correttamente avviato la procedura di verifica di assoggettabilità alla valutazione ambientale strategica. Questo è il primo passo da compiere. Al momento sono giunte tre note: una della Provincia, che ha chiesto alcune integrazioni, mentre Arta e la direzione regionale dei Beni Ambientali, hanno ritenuto che lo strumento vada dotato dalla valutazione ambientale. La Regione, però, in due diverse note inviate a tutti gli enti, ha specificato che l’autorità competente per la Vas è il Comune di Martinsicuro, che deciderà che lo strumento debba essere assoggettato o meno alla procedura, che comunque può essere fatta successivamente. Siamo sereni: tutte le procedure sono state fatte correttamente”. A riprova che il percorso avviato non sarà in nessun modo stoppato, l’ente ha organizzato per la prossima settimane due assemblee pubbliche (il 16 febbraio alle 21 nella casa consiliare; il giorno successivo, sempre alla stessa ora nella sala del Buon Pastore a Villa Rosa), per illustrare alla cittadinanza le caratteristiche della variante al piano demaniale adottata di recente. Inoltre, è in via di convocazione un incontro preliminare con diversi enti, utile per approfondire alcuni aspetti dello strumento. Vagnoni, destinatario di critiche da parte delle opposizioni, oltre a parare il colpo da un punto di vista squisitamente tecnico, non lesina una replica anche politica sulla vicenda. “ Non capisco in cosa saremmo stati superficiali”, aggiunge. “ Le opposizioni continuano ad alzare il tono delle scontro, senza voler entrare nel merito della variante, segno evidente della cronica assenza di idee sulla sviluppo dell’arenile. Lo sanno che l’autorità competente è il Comune? Lo sanno che la procedura della Vas, se necessaria, va conclusa prima dell’approvazione del piano e non dell’adozione? Penso proprio di no; e allora prima di accusare il sottoscritto di superficialità e di inadeguatezza, si studiassero prima le norme di settore e poi torneremo a discutere”, attacca Vagnoni. “Un modus operandi, quello delle opposizioni, che ha l’unico obiettivo di creare confusione e allarmismi, distogliendo l’attenzione generale da ciò che è più importante, ovvero l’approvazione fondamentale del piano demaniale marittimo. La storia è sempre la stessa ormai da decenni; ogni qualvolta si prova a porre le premesse per la redazione di uno strumento di pianificazione, anziché confrontarsi nel merito, si preferisce parlare di ricorsi, illegittimità e altro. Un clima di conflittualità ormai divenuto inaccettabile, alimentato da storici rappresentanti politici (il riferimento è a Paci e Lattanzi, ndr) e nuovi rappresentanti (Vagnoni cità Camaioni e Tommolini, di Città Attiva): tutti uniti, ancora una volta, nel dire no a tutto e a prescindere. Da parte mia, c’è la consapevolezza di aver seguito il corretto iter amministrativo, ma, soprattutto, la responsabilità di garantire la massima serenità ai tecnici del piano e ai funzionari comunali, affinché possano continuare a lavorare, e prendere le relative decisioni, nella massima tranquillità”.