Le ragioni del dissenso, come si legge nel volantino, sono diverse (peraltro illustrate anche nel corso dell’assemblea) e vanno: dalla preoccupazione per la salute dei residenti, il rischio di inquinamento della falda acquifera, oltre che quello atmosferico e acustico, al pericolo di autocombustione e “all’esasperazione per aver sopportato la presenza della discarica per oltre 30anni, senza che si sia mai provveduto a bonificare e riqualificare l’intera area”. Dalle righe scritte dal comitato, emerge una scorsa fiducia nella classe politica in generale: “ che ha pensato più ai giochi di potere che a risolvere seriamente il problema dei rifiuti. Riteniamo che Tortoreto non debba essere la vittima sacrificale sull’altare degli interessi altrui”. Nel frattempo, la vicenda discarica è in continua evoluzione, e nei prossimi giorni sono in programma due appuntamenti: uno tecnico (la conferenza dei servizi che si svolgerà giovedì 27 gennaio) e un consiglio comunale straordinario, chiesto dai consiglieri di minoranza (giovedì 3 febbraio alle 19.30).