Il documento è stato votato solo da Pd, Idv e Fli. Oggi, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta sul lungomare di Cologna Spiaggia, Ruffini ha annunciato che sarà presto presentata una proposta di legge di riperimetrazione della Riserva.
“Una decisione esclusivamente politica”, sostiene l’esponente del Pd, “che mortifica le esigenze di sviluppo e di crescita economica di un pezzo importante del territorio di Roseto degli Abruzzi”. La proposta di riperimetrazione dell’area è scaturita da un confronto con tutti gli enti interessati. Si sono espressi in proposito i Consigli Comunali di Roseto e Giulianova, la Provincia di Teramo. “Pur in mancanza di vizi procedurali”, ha detto Ruffini, “la maggioranza regionale ha votato contro senza neppure dare un motivo. È chiaro a questo punto che si è tratta di una scelta di stampo politico”.
Se le cose non cambiano il lungomare di Cologna rimarrà praticamente ingessato. Una prospettiva che preoccupa non poco operatori e cittadini che hanno partecipato numerosi alla conferenza stampa.
“Avevamo molto apprezzato la decisione della Regione di sentire i Comuni”, puntualizza il Sindaco di Roseto Franco Di
“È una vergogna”, ha tuonato l’onorevole Tommaso Ginoble, “perché così la Regione non tiene conto della volontà di un municipio che ha come prerogativa quella di governare un territorio. E’ un dispetto che rischia di diventare tema di scontro elettorale”.
La non riperimetrazione della riserva ha delle ricadute immediate anche sugli strumenti urbanistici comunali, come ha spiegato l’assessore all’urbanistica Enzo Frattari. “Il 22 dicembre”, dice, “è stato pubblicato sul Bura il nuovo Piano Spiaggia di Roseto e naturalmente la parte relativa a Cologna Spiaggia è stata stralciata. Quindi non si potranno più fare i cinque nuovi stabilimenti balneari previsti, mentre quelli esistenti non potranno più realizzare ampliamenti o altro”. Non va però dimenticato che ad approvare l’area che determina la riserva del Borsacchio fu a suo tempo proprio l’allora maggioranza di centro sinistra alla Regione, che oggi dai banchi dell’opposizione grida allo scandalo.