Oltre a ricordare gli aspetti salienti della sentenza del giudice del lavoro, i sindacalisti (Gianluca Di Girolamo e Alfiero Antonio Di Giammartino), non lesinano stoccate all’ente pubblico, ripercorrendo la fasi che hanno preceduto l’avvio del contenzioso e la necessità di avviare eventuali azioni risarcitorie nei confronti di chi in passato ha prodotto tutto il contenzioso, che si trascina avanti da 12 anni. “ Fermo restando l’obbligo dell’attuale amministrazione” si legge nella nota, “ di dare esecuzione alla sentenza del Consiglio di Stato, il mantenimento di Zippi in un posto vacante era un atto dovuto, perché lo stesso ex comandante non poteva sopportare le conseguenze negative di errori commessi da altri: dalla commissione esaminatrice del concorso e della giunta dell’epoca, che aveva approvato la graduatoria. Al sindaco Monti, in più occasioni, è stato proposto di mantenere il dipendente in servizio, ma di riflesso la giunta ha deciso per il suo licenziamento. Oggi, finalmente, è arrivato un pronunciamento che ripristina la legalità”. In attesa che la vicenda si dipani (il giudice ha ordinato all’ente di ricollocare Zippi in pianta organica con lo stesso trattamento organico e profilo occupazione), la Uil stuzzica l’ente sulla necessità di adottare provvedimenti. “ Rinnoviamo l’invito ad avviare possibili azioni risarcitorie, anche alla luce delle conclusioni alle quali è giunto il giudice di merito, circa l’errore commesso dalla commissione nella valutazione dei titoli dei candidati. E poi ancora: visto che l’affrettato licenziamento ha causato al Comune spese per diverse migliaia di euro: chi pagherà? I responsabili di tutto ciò, oppure i soliti: i cittadini di Tortoreto?”.