“Ci si sarebbe aspettato qualcosina in più”, dicono le opposizioni, almeno in termini di incentivi per chi si impegna a produrre meno rifiuti, come ad esempio, coloro che attuano il compostaggio domestico.
In verità la riduzione c’era, fino all’anno d’imposta 2014, ma dal 2015, anno di insediamento dell’Amministrazione Di Marco, è stata discutibilmente ed impropriamente eliminata, non senza critiche da parte delle minoranze consiliari.
Questa agevolazione è ora divenuta obbligatoria sia per le utenze domestiche che per le utenze non domestiche relativamente alle attività agricole e vivaistiche. Infatti l’art. 37 della L. n. 221/2015 prevede che “alle utenze…che effettuano compostaggio…è applicata una riduzione della tariffa dovuta”.
I gruppi consiliari di Crescita Comune e Progetto Comune si mettono a disposizione dei cittadini e delle imprese che, attuando autonomamente il compostaggio, voranno inoltrare al Comune apposita richiesta al fine di ottenere la riduzione prevista per legge. A tale scopo è stato già predisposto un modello di richiesta che può essere scaricato dalle pagine Facebook di Crescita Comune e Progetto Comune.