Sono passati ormai diversi mesi da quanto la sezione di Teramo di Sinistra Ecologia e Libertà ha chiesto pubblicamente al Partito Democratico con chi volesse costruire un’alternativa di città.
“Dall’esito, evidentemente non formativo, del ballottaggio tutte le componenti dell’opposizione rappresentate in consiglio comunale si sono spese immediatamente per dichiarare, e annunciare, l’imminente caduta della giunta comunale – annuncia Prospettiva Comune – Oggi che l’evento messianico, sollecitato da sinistra, non è avvenuto constatiamo il silenzio di quel grande comitato elettorale nel quale è degenerato il Partito Democratico, incapace di proporre una diversa visione di Teramo su cui ragionare, rispetto a quel miscuglio di clientele e politiche di bassissimo cabotaggio cui ci ha abituato la giunta Brucchi”.
E proseguono: “Abbiamo, invece, registrato l’adesione tardiva ad alcune proposte del nostro programma da parte del Presidente della Regione e del Magnifico Rettore: quel che sembrava una follia, il recupero dell’ex manicomio attraverso la delocalizzazione dell’università e di altri servizi. Certo noi non ci saremmo mai sognati d’inserirvi una facoltà del Dams, in una città che non possiede qualcosa che si possa avvicinare ad un vero teatro. Il nostro obiettivo è di costruire una città differente, accogliente e solidale, che non venga ricordata solo per le balle di fieno in Piazza Martiri in qualche sabato o per le infiltrazioni mafiose nel settore dei rifiuti, per il taglio netto alle politiche sociali o per l’assenza di politiche ambientali e di sviluppo. Per questi motivi, il tempo dell’attesa è finito, lanciamo pubblicamente la proposta di una Costituente Alternativa con tutte quelle forze e con tutti quei cittadini che ritengono di poter scommettere sulla cultura e sulla partecipazione democratica per il rilancio di questa città”.