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Val Vibrata, scongiurato lo stop alla raccolta dei rifiuti

Val Vibrata. Il rischio corso è stato concreto: l’interruzione nella raccolta dell’immondizia, in tutte le municipalità della vallata, a partire da domani. Il “buco” nel bilancio della Poliservice (frutto dei ritardi con i quali i comuni versano i costi per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti) ha seriamente rischiato di creare un’emergenza immondizia in Val Vibrata, così come era accaduto qualche settimana fa nei comuni del consorzio Cirsu.

Il campanello d’allarme, però, è stato raccolto dai sindaci e dalle municipalità interessate, che dietro la sollecitazione avanzata da Gabriele Ceci (amministratore della Poliservice Spa), hanno in parte liquidato alcune spettanze arretrate e nel contempo hanno preso precisi impegni per evitare che i rifiuti rimanessero, a partire da domani sulle strade. “ Da parte dei sindaci”, commenta Gabriele Ceci, “ c’è stato un impegno chiaro in questa direzione, fermo restando che alcune strategie in ottica futura, per quanto concerne lo smaltimento dei rifiuti, sono già allo studio”. Va detto che l’allarme rifiuti, nelle stanze della società che gestisce il ciclo integrato dell’immondizia, era suonato già qualche giorno fa, quando dalla società che gestisce il centro di conferimento di Ancarano è arrivato un diktat chiaro: “ se non vengono pagati gli arretrati, i cancelli del centro resteranno chiusi”. Di fronte a questa prospettiva, che poi avrebbe avuto come effetto quello di lasciare i rifiuti per strada (anche se nella quasi totalità dei centri della vallata, c’è la raccolta domiciliare, e dunque non esistono cassonetti). L’amministratore Ceci, negli ultimi giorni, ha tessuto una sorta di tela, con l’obiettivo di avere dai comuni parte delle spettanze arretrate. Alcuni fondi sono stati accreditati questa mattina, altri nella giornata di martedì. Nel pomeriggio di oggi, inoltre, c’è stata una riunione collegiale nella sede della Poliservice, a Nereto, occasione nella quale i sindaci hanno preso impegni chiari, scongiurando di fatto l’emergenza a cavallo di Ognissanti.

La Poliservice vanta 4 milioni di euro di crediti. E’ questa, grosso modo, la somma che i Comuni della Val Vibrata devono corrispondere alla Spa (nella quale hanno una partecipazione anche le stesse municipalità) per la spazzatura già smaltita. A dispetto di altre realtà, non c’è contenzioso sui costi del servizio (fermo restando che i costi della discarica, negli ultimi anni, sono cresciuti in maniera esorbitante), ma dei ritardi frutto di una serie di ragioni. In primo luogo gli enti hanno vincoli di bilancio in fatto di spese (e dunque i pagamenti slittano), mentre in alcuni casi le fatturazioni per il servizio pregresso (è il caso di Alba Adriatica e Tortoreto che hanno adottato la Tia) ancora non sono state emesse, e di conseguenza i soldi ancora non sono stati introitati. In questo quadro in chiaro-scuro, poi, va detto che in Val Vibrata si paga dazio alla mancanza di una discarica, che poi potrebbe presupporre meno costi a carico dei contribuenti.