Se doveva esserci una risposta, risposta c’è stata. Nel tavolo politico di ieri al quale il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi ha chiamato a raccolta la sua coalizione per provare a verificare se ci fossero ancora le condizioni per proseguire questo mandato, la partecipazione compatta delle diverse “anime” della maggioranza ha dato un segnale chiaro.
In realtà, dopo la votazione nell’ultimo consiglio comunale che ha visto tra gli altri temi anche quello del Pef della Teramo Ambiente, le cose sembravano già abbastanza chiare. Ma l’incontro di ieri è servito per guardarsi in faccia e ribadire la volontà di andare avanti con questa esperienza amministrativa, seppur con delle modifiche necessarie, che potrebbero rimettere in linea la equilibratura dell’esecutivo.
“Abbiamo avuto un approccio migliore”, commenta il consigliere di Teramo soprattutto, Dodo Di Sabatino, “con un inizio di interlocuzione che non possiamo giudicare che in maniera positiva ma la fase più difficile arriva ora. Abbiamo detto che per noi è imprescindibile la riduzione e la rotazione delle deleghe in Giunta ed è necessaria la ricomposizione di un quadro che sappia indicarci una chiara prospettiva politica”.
Lo spettro del commissariamento, infatti, ha fatto riflettere tutti sulle possibili conseguenze che avrebbe potuto avere ora la fine del Brucchi-bis e si è deciso di dare un’ultima possibilità a questa amministrazione. Fiducia a tempo, quindi, e cambiamenti necessari prima della votazione del bilancio.
Ancora qualche giorno, dunque, prima di conoscere le sorti dell’amministrazione comunale. Intanto per l’incontro di lunedì prossimo sono stati invitati anche i “dissidenti” di Fratelli d’Italia e i civici di Al centro per Teramo, nella speranza di ricomporre il quadro iniziale. Una quadratura che ai più appare possibile. Basterà accontentare tutti.