Il capogruppo del Pd ricostruendo i fatti ha ricordato che in data 11 Maggio 2010 il Ricciconti avrebbe ricevuto copia della deliberazione del Consorzio con la valutazione dei terreni, stimata dall’Agenzia del Territorio, di Euro 177.433,69 ed avrebbe avuto 60 giorni di tempo per impugnarla al TAR. Il cda dell’Orfanotrofio a quel punto ha incaricato un legale di fiducia per conoscere un parere sulle scelte da adottare (considerato anche che l’Ente è ancora privo di nuovo cda). Il legale avrebbe consigliato l’ente, in virtù dell’obbligo di tutela del proprio patrimonio, di opporsi all’esproprio e di nominare un tecnico di parte per la stima del valore delle aree oggetto di esproprio. Così è stato fatto e il valore dei terreni da espropriare sarebbe di Euro 275.929.26. Ma il cda ricostituito (delibera di Giunta Regionale, n.531 del 6 Luglio 2010) nella seduta di insediamento del 9 luglio 2010 (quindi un giorno prima della scadenza dei 60 giorni per ricorrere al TAR) avrebbe deliberato, nonostante i diversi pareri e, soprattutto, l’evidente e notevole differenza di stima del valore (circa di Euro 100,000,00), di non impugnare la delibera del Consorzio al TAR. Il Pd chiede la presenza di Capuani per conoscere le ragioni che hanno determinato l’assunzione da parte del cda dei provvedimenti ricostruiti dalla Liberatore.