“Il destino della città e l’agenda politica di una amministrazione, non possono più essere lasciati in mano ai capricci del centrodestra”. L’ex consigliere comunale del Pd, Manola Di Pasquale, dirigente regionale del partito, ha invitato il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, a staccare la spina, dimostrandogli, comunque, solidarietà per averci “messo la faccia” così come non ha mai saputo fare la Giunta.
“Nessun rimpastino e nessuna stampella trasformeranno il fango in acqua da bere”, ha detto la Di Pasq uale in una nota, auspicando che non ci sia “un teatrino a beneficio, unicamente, del riposizionamento delle carriere personali (candidature locali, regionali e nazionali) mentre la città è orfana di una guida, di una visione, di un progetto”.
“Suggerisco, le dimissioni immediate”, continua la Di Pasquale, “unica alternativa possibile ad un’agonia che ha l’unico scopo di consentire ai capi bastone del centro destra, e a tutti quelli che cinicamente ondeggiano in attesa di capire su quale carro salire, di rifarsi una verginità politica alle sue spalle”.
Per la rappresentante del Pd, infatti, la presenza di una nuova generazione politica accorta e attenta potrebbe raccogliere il testimone del governo della città e l’ultimo risultato elettorale del 49,6% sarebbe un buon valore dal quale ripartire.
“C’è una voglia di partecipazione e confronto che dobbiamo cogliere ed animare perché sarà molto utile ascoltare”, continua la Di Pasquale, “loro si dividono, noi dobbiamo unirci; loro sacrificano la stabilità amministrativa ai meri calcoli personali, noi dobbiamo rimettere sul tavolo tutte le passioni e gli ideali che ci hanno animato; loro hanno talmente abbassato il livello del confronto politico che ci siamo abituati a pensare che amministrare significhi costruire un marciapiedi o una rotonda; noi dobbiamo spostare l’assicella sui problemi veri delle persone: lavoro, servizi, vivibilità ambientale, inclusione sociale e innovazione. Loro cercano un’alternativa contro Brucchi o chi per lui per continuare a fare esattamente le stesse cose; noi cerchiamo un’alternativa a quel modello di amministrazione”.
E invitando Brucchi e il centro destra a spegnere i riflettori “sule liti di condominio”, invita la città a rimettersi in cammino, con il Pd che ha il dovere di “aiutarla a votare”.