Sul sito stesso dell’Agenzia del Territorio è possibile accedere ai dati dei diversi comuni, dove si trova la distinzione tra “fabbricati non dichiarati” e “fabbricati ex rurali“.
“Nel Comune di Roseto” spiega in una nota il consigliere comunale Pasquale Avolio “i primi sarebbero 636, i secondi 250. Il condizionale è d’obbligo in quanto, trattandosi di rilevazioni aeree, vi potrebbero essere delle imprecisioni con l’inclusione nella cosiddetta lista nera di immobili già censiti. Indubbiamente i dati riportati sul sito dell’Agenzia del Territorio sono sconcertanti per molti comuni italiani (in tutt’Italia, secondo Il Sole 24 Ore, queste case fantasma sarebbero addirittura 1,4 milioni) e per questo ritengo che sindaci e assessori competenti dovrebbero adoperarsi per combattere questo fenomeno figlio dell’abusivismo edilizio, che produce l’evasione degli oneri della Bucalossi, dell’ICI, della TARSU e dell’IRPE. Il danno per la nostra città è considerevole non solo per i mancati sostanziosi introiti in un bilancio di per sé sofferente, ma anche le ferite da cemento inferte al nostro speciale territorio”.
Il consigliere comunale invita, dunque, l’assessore Frattari a riferire nel prossimo consiglio comunale su questo grave problema “più volte evidenziato dalle minoranze e sulle strategie idonee che intende intraprendere”.