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Secessione Val Vibrata, Lega Nord invita il comitato al confronto

Val Vibrata. Il comitato Vibrata Picena chiama, la Lega Nord Abruzzo risponde. Se gli attivisti del comitato, che propongono di annettere la Val Vibrata al Piceno (e di conseguenza alla Regione Marche), stanno muovendosi su un terreno istituzionale contattando sindaci e amministrazioni civiche, in previsione anche di un referendum, la Lega Nord offre una sponda per un ragionamento dal quale potrebbero nascere sviluppi interessanti.

L’idea di aprire un confronto fattivo sulla proposta è riassunta in una nota a firma di Paolo Antelli (referente di Sant’Egidio) e Franco De Angelis (responsabile provinciale della Lega). “ Non siamo contrari alla proposta”, si legge nel documento, “ anzi: ma ci piacerebbe confrontarci con i promotori del comitato sul cordone ombelicale che da sempre lega la Val Tronto con la Val Vibrata.

D’altra parte dalla stessa esposizione dei promotori si evince che i vibratiani hanno molte, troppe affinità culturali con gli ascolani per poter ignorare che tempo fa erano figli di una stessa italica stirpe, e cioè quella dei Piceni. Sappiamo anche dell’esistenza sul territorio di altre associazioni che si interessano alla storia del comprensorio folkloristicamente denominato “Marcuzzo”, dalle origini passando per l’influenza Sabina, e poi per la romana “Regio V° Picenum, via via nel corso della storia fino al periodo pre-unitario dove la Val Vibrata fu proprio la terra di confine tra lo Stato Pontificio e il Regno di Napoli: ci piacerebbe sentire anche loro in merito. Soprattutto ci preme sollevare il problema della ricerca di un’identità territoriale con radici storiche certe e non parziali o, peggio, di comodo. Iniziare a tracciare confini sulla base di omogeneità etniche e socio-culturali è la “condicio sine qua non” perché nuovi ordinamenti, prima solo amministrativi ma poi anche potenzialmente politici, possano avere un futuro condiviso e corresponsabile. Viceversa” si legge ancora, “ reiterare il germe dell’appartenenza per convenienza, per ripicca, per condizionare o incentivare con la leva del peso demografico, significa solo ripetere gli stessi errori. Significa solo riconfermare il benessere come unico cemento sociale”.