Caccia alla volpe, WWF e GADIT: la delibera della Provincia va ritirata

Teramo. Wwf e Guardie Ambientali d’Italia (Gadit) tornano a a chiedere alla Provincia il ritiro immediato della Delibera Presidenziale con la quale il presidente Renzo Di Sabatino ha autorizzato, malgrado il chiaro parere sfavorevole dell’ISPRA, il Piano di caccia alla volpe di durata triennale 2016/2018 che consente ai cacciatori di abbattere animali con tutti i mezzi, durante tutto l’anno e anche nelle zone protette.

 

 

“Rinnoviamo l’invito urgente a un confronto con il presidente Di Sabatino – insistono Gaetano Ercole Delegato Regionale G.A.DIT. Abruzzo e Dante Caserta vice-presidente WWF Italia – per chiarire molti aspetti della gestione faunistica che a Teramo, anche sulla base di quello che è emerso nelle ultime vicende, sembra far acqua da tutte le parti: danni da fauna, cinghiale, beccaccia, volpi.”
Il presidente Di Sabatino ha affermato nel corso di un intervento su una emittente televisiva che le braccate con i cani da seguita utilizzati per la caccia alle volpi in programma fino al 10 aprile 2016 non nuocerebbero alla fauna selvatica in quanto questa, asserisce sempre il presidente, non sarebbe ancora in fase riproduttiva. Per sua maggiore informazione gli forniamo l’elenco delle specie di uccelli, limitandoci a quelli i cui nomi iniziano con la sola lettera A, che hanno iniziato la fase riproduttiva in questi giorni in Abruzzo: Airone bianco, Airone cenerino, Airone guardabuoi, Airone rosso, Albanella minore, Albanella reale, Allocco, Allodola, Alzavola, Anatra, Aquila, Assiolo, Astore, Avocetta.
Invitiamo il presidente, prima di azzardarsi ad altre simili analoghe infondate dichiarazioni, a fare una ricerca sulle altre specie in riproduzione i cui nomi iniziano con tutte le altre lettere dell’alfabeto.
Gli ricordiamo anche che tra i mammiferi “non target” che verrebbero inseguiti e danneggiati dai cani dei cacciatori, alcuni dei quali particolarmente protetti, troviamo: lepre, ghiro, moscardino, quercino, scoiattolo, istrice, nutria, donnola, faina, martora, puzzola, tasso, lupo, riccio, istrice, gatto selvatico, cinghiale, capriolo, cervo, daino.
Relativamente alle dichiarazione di Di Sabatino circa il fatto che le volpi provocherebbero ingenti danni al patrimonio agricolo-zootecnico, citando la cifra “astronomica” di 400.000 euro nell’anno 2014, WWF e G.A.DIT. invitano caldamente il presidente Di Sabatino a mostrare pubblicamente le cifre “sborsate dall’ente Provincia” circa i danni prodotti esclusivamente dalle volpi, che sì, mangeranno pure qualche gallina ogni tanto, ma la cifra citata dal Presidente ha del paradossale… semmai quella somma così ingente sarà relativa ai danni causati da altra fauna selvatica.
Anziché ignorarci il Presidente dovrebbe ascoltare le nostre richieste (che sono diventate anche quelle del popolo della rete, come emerso da molteplici quotidiani interventi sul web e attraverso le migliaia di mail che da ieri stanno invadendo l’Ente di via Milli) per prendere atto dell’errore commesso unicamente per accontentare le richieste provenienti dai due ATC teramani che hanno proposto il piano, e ritirare immediatamente la sua Delibera,.
Ora lo chiede anche il popolo della rete, e lo chiedono di nuovo G.A.DIT. e WWF che stanno valutando ulteriori passi per fermare l’assurda mattanza delle volpi, non esclusa la possibilità di ricorrere anche al TAR se questa delibera non verrà immediatamente ritirata”.

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