Giulianova. Uno scontro dialettico scadente che danneggia ulteriormente l’immagine della politica a Giulianova. E’ in sintesi quanto sostiene il vice commissario dell’Udc di Teramo, Enrico Robuffo, dirigente locale del partito di Casini.
Attacca senza mezzi termini i partiti che rappresentano l’opposizione a Giulianova, soprattutto il Pdl che si era accanito inizialmente contro l’Udc ed ora, invece, si è scagliato contro l’indipendente Mimì Di Carlo. E non è tutto perché “Obiettivo Comune” con Roberto Ciccocelli, sempre espressione di opposizione, ha duramente criticato Paolo Vasanella, accusato di essere un “morbido oppositore”, coordinatore del Pdl a Giulianova. “Avevamo veramente ragione”, sostiene Robuffo, “a rivendicare fin da subito un no-stro ruolo politico autonomo. Questo scialbo teatrino della politica locale dimostra solamente lo stato di debolezza e decadenza in cui versano i partiti dell’opposizione giuliese. Purtroppo oggi è difficile fare opposizione e, contemporaneamente, non entrare in conflitto con i più alti livelli di governo provinciale, regionale e nazionale”.
Robuffo sottolinea il fatto che ci sono problemi seri attorno ai quali sarebbe ne-cessario organizzare un’opposizione robusta e risoluta, nell’interesse di Giulianova e dei giuliesi, come combattere l’accorpamento degli Istituti scolastici ITI IPIAS ed Alberghiero, contro lo smantellamento lento ed inesorabile dell’ospedale, la neces-sità di uno sviluppo turistico di respiro regionale. “Attorno a questi temi importanti siamo certamente disponibili a fare fronte comune”, prosegue Robuffo, “e a ridisegnare il concetto stesso di opposizione. E’ per questo che noi dell’Udc-Partito della Nazione abbiamo sempre preferito rivestire un ruolo di opposizione esercitato negli interessi della città e non dei singoli gruppi politici o, peggio, dei singoli personaggi politici locali. Agli amici Vasanella e Ciccocelli proponiamo di organizzare insieme un fronte comune per mitigare la severa politica sanitaria fino ad oggi adottata dalla Regione Abruzzo nei confronti della sanità giuliese e tentare insieme di evitare lo smantellamento pezzo per pezzo del nostro nosocomio. Ma veramente pensano che il nuovo ospedale che forse si farà a Giulia-nova dovrà essere per forza preceduto dalla riduzione in cenere di quello attuale?”