E’ questo l’esito della trattativa che il sindaco dei medici italiani Abruzzo e la Cgil di Teramo hanno raggiunto con Valerio Profeta, responsabile del dipartimento assistenza sanitaria della Asl. L’accordo segue, da un punto di vista temprale, l’avvio dello stato di agitazione dell’intera categoria, proclamato dopo la decurtazione degli stipendi a partire da agosto 2009 e il blocco degli straordinario già da novembre del 2008. “ La negativa vicenda”, si legge in una nota congiunta a firma di Monia Pecorale della Cigl e di Mirella Triozzi della Smi Abruzzo, “si chiude con un risultato parzialmente soddisfacente perché rimangono in sospeso, in attesa di giudizio, i ricorsi in tribunale per l’indennità di rischio spettante ai medici per il periodo precedente a luglio 2009 e perché si evidenzia ancora una volta che nessun’altra categoria, all’interno del sistema 118, ha pagato così pesantemente i costi del piano di rientro e sicuramente nessun altro profilo professionale ha pagato con i propri stipendi”. Le parti torneranno ad incontrarsi a settembre per definire la trattativa sugli arretrati dei due istituti contrattuali relativi agli anni 2008, 2009 e 2010 (fino a luglio). Sul tavolo della discussione i sindacati porteranno anche altri temi, come l’esigenza della riorganizzazione del servizio del 118 e il potenziamento dei servizi territoriali.