Provincia Teramo, controlli ministero fanno emergere irregolarità

valter catarraTeramo. Un’ispezione da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze sugli anni di amministrazione provinciale che vanno dal 2004 al 2009. È quanto avvenuto negli ultimi mesi in Provincia di Teramo, dove un ispettore ha effettuato una serie di controlli su alcuni documenti dell’ente, come previsto dalla legge 165 del 2009. Si tratta di una ispezione “a campione” che coinvolge periodicamente tutti gli enti d’Italia. Questa volta è stato il turno della Provincia teramana, a cui lo scorso martedì sono stati riconsegnati i risultati di quanto ispezionato.

Dalla relazione emerge una serie di criticità a carico della gestione amministrativa dell’ente e, quindi, della struttura dirigenziale. Si tratterebbe, più nello specifico, di procedure irregolari e anomale, negligenze e carenze, anomalie relative alla gestione del personale e alla modalità di ripartizione delle risorse ad esso destinato, alla gestione degli appalti, dei residui e del debito. Dalla relazione, inoltre, emerge anche un’amministrazione con notevoli criticità organizzative che si chiede all’ente di rimuovere.

Nonostante il tentativo dell’amministrazione Catarra di mantenere la riservatezza su quanto emerso, la notizia delle anomalie negli uffici della Provincia è comunque trapelata, suscitando le ire di Ernino D’Agostino, che ha subito parlato di “fuga di notizie”. Da qui la pronta risposta del presidente provinciale, che ricorda di aver assoggettato la lettera (inviata peraltro anche alla Procura regionale e nazionale della Corte dei Conti, al Collegio dei revisori dei conti dell’ente, alla presidenza del Consiglio dei Ministri, alla Prefettura, alla Regione Abruzzo e al Ministero dell’Interno) alla legge 241, che prevede riservatezza su alcuni atti della pubblica amministrazione.

L’occasione si è, però, rivelata propizia perché Catarra tornasse anche sulle argomentazioni portate dall’opposizione contro l’operato della sua giunta. “Non entrerò nel merito tecnico” ha, infatti, precisato, “ma farò solo rilievi politici. Dirò soltanto che chi ha cercato di descriverci come inconcludenti ha detto il falso. Ora non è più possibile parlare, perché, in tempi non sospetti, noi avevamo già denunciato l’eredità di una struttura assolutamente deficitaria. Oggi, un terzo ente, peraltro assolutamente neutro, ha portato alla luce dei fatti. Siamo in attesa degli approfondimenti che dipaneranno la materia e che ci permetteranno di risanare eventuali danni”.

A questo punto la Provincia dovrà, infatti, predisporre ulteriori specifiche analisi, anche alla luce delle controdeduzioni che i dirigenti dell’ente, responsabili della gestione amministrativa, vorranno formulare. A sovrintendere i lavori il segretario generale dell’ente, Gianna Becci. “Da oggi si lavorerà moltissimo” ha continuato Catarra, “perché vi assicuro che gli atti sono davvero tanti. Nel frattempo, credo che ci sia bisogno di un nuovo patto etico, in cui ognuno faccia il suo dovere riacquistando passione per il lavoro e senso di appartenenza all’istituzione, per garantire ai cittadini le risposte a quei bisogni che rimangono inevasi a causa di una cattiva amministrazione”.

La giunta Catarra, insomma, come Cassandra, profeta di una verità a cui non tutti avevano dato il giusto peso. “Adesso è chiaro che non avevamo punto il dito sulla precedente amministrazione per un cinico gioco delle parti” conclude infatti il presidente. “E’ altrettanto chiaro che questa fase ha limitato molte delle nostre azioni e rallentato l’attuazione del nostro programma di governo. Anche alla luce di quanto sta accadendo in questi giorni, appaiono del tutto fuori luogo i continui attacchi di Ernino D’Agostino alle presunte inefficienze della mia giunta. Del resto i cittadini si sono accorti prima di noi di quanto fossero poco credibili bocciando nell’urna le sue argomentazioni”.

L’opposizione chiede la documentazione. Questa mattina i Capigruppo consiliari del Partito Democratico, di Italia dei Valori e di Sinistra, Ecologia e Libertà hanno formalizzato, in rappresentanza dei rispettivi Gruppi, al Presidente della Commissione consiliare di vigilanza, Ugo Nori, e al Presidente del Consiglio Provinciale, Mauro Martino, una richiesta di convocazione urgente della VII Commissione consiliare. La richiesta prevede che la Commissione, deputata alle attività di vigilanza, acquisisca ed esamini il rapporto rimesso alla Provincia di Teramo dagli ispettori del Ministero dell’Economia e delle Finanze.  I Capigruppo hanno chiesto inoltre, ai sensi delle norme del Regolamento, che alla riunione della Commissione partecipi il Presidente della Provincia e che tutta la documentazione relativa al rapporto venga messa immediatamente a disposizione dei Gruppi consiliari.

 

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