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Mosciano, compensi illegittimi per il revisore dei conti del Comune?

Mosciano. Un revisore dei conti pagato con un compenso raddoppiato rispetto a quanto previsto dalla legge. E’ accaduto nel Comune di Mosciano, dove la lista “Alternativa per Mosciano” ha denunciato la vicenda in Consiglio comunale. Coinvolto il revisore dei conti dell’ente che, stando a quanto spiegato dal consigliere Emilia Di Matteo, per il ruolo svolto ha percepito nel 2009 circa 13mila euro a fronte della spesa prevista dal testo unico degli enti locali di circa 7mila euro.

“Ci siamo accorti che qualcosa non andava” spiega meglio la Di Matteo “durante la discussione in Consiglio comunale del bilancio di previsione 2010. Tra le voci, infatti, compariva l’importo errato e così abbiamo richiesto l’accesso agli atti”. Da qui l’amara scoperta: il revisore dei conti avrebbe, infatti, percepito il doppio della somma prevista anche nel 2009. A maggio, dunque, “Alternativa per Mosciano” ha presentato una mozione per la rideterminazione del compenso del revisore, ma la maggioranza ha comunque votato contro, confermando di fatto al revisore il compenso illegittimo anche per il 2010.

Il movimento non si è dato per vinto e, durante l’ultimo Consiglio comunale, ha chiesto le dimissioni del revisore dei conti. “Inoltre” aggiunge la Di Matteo “invieremo alla Procura della Corte dei Conti i documenti del caso, in quanto la maggioranza ha confermato la fiducia, ma noi intendiamo accertare le responsabilità e capire se si tratta di colpa, colpa grave o addirittura dolo”.

Nel frattempo, la maggioranza ha reinserito nell’ordine del giorno la determinazione del compenso così come stabilito dalla legge. “Ad ogni modo” tuona Emilia Di Matteo “si tratta di un episodio grave perché, per sua natura, un revisore dei conti deve accertare la veridicità dei conti di un ente locale. In questo caso, ha considerato veritiere le sue parcelle che, dunque, lo vedono interessato in doppia veste. Assieme a lui, grava anche la responsabilità del ragioniere capo, che ha pagato le stesse parcelle presentate dal revisore”.