Il riferimento dell’opposizione è all’ultimo Consiglio comunale, dove nessun membro della maggioranza ha proferito parola in merito. “Dopo questo silenzio” spiega Paolo Albi, “hanno indetto una conferenza stampa e ci hanno accusato di strumentalizzare i ragazzi del comitato popolare”. Niente di più falso, secondo il politico, anzi, una strategia nata con l’intenzione di criminalizzare ogni voce di dissenso in città. “Se qualcuno si oppone ai provvedimenti della maggioranza” commenta, infatti, Albi, “ecco che viene visto come un tentativo di violenza. A questo non ci stiamo. La violenza in città è sorta da quando qualcuno ha cominciato a fare lo sceriffo, ribadendo concetti come “qui comando io””.
Diversi, nell’opinione dell’opposizione, i tentativi di evitare il confronto pubblico, a partire dalla proposta di referendum della maggioranza, definita da Lino Befacchia “una presa in giro”. Stando, infatti, a quanto spiegato dai consiglieri, si tratterebbe di un regolamento che impedisce di fatto la possibilità di istituire qualsiasi tipo di referendum, anche futuro. “Ne è un esempio” continua Befacchia “l’inserimento della clausola relativa ai presunti danni nei confronti dell’amministrazione comunale”. Sembra, infatti, che la proposta di regolamento dichiari impossibile procedere all’istituzione di un referendum qualora questo potesse provocare danni all’ente stesso. “E chi decide la presunzione di danno?” si chiedono ovviamente i consiglieri di opposizione.
Insomma, una vera e propria “tecnica delle toppe”, come più volte definita nel corso della conferenza stampa. Non a caso, Udt e Città di Virtù tornano a puntare il dito contro la Teramo Ambiente e le ultime vicende legate alle dimissioni di Faggiano dalla carica di amministratore delegato. “Il sindaco dice che è un fatto interno” continua ancora Lino Befacchia. “Ma noi non siamo tutti stupidi. La questione è arrivata persino al Parlamento tramite un’interrogazione di Daniele Toto. Chiediamo, insomma, maggiore chiarezza da parte della maggioranza comunale. Le continua dichiarazioni del sindaco sono inaccettabili”.
Secondo Albi, si tratta di un vero e proprio “blocco”, che si sarebbe creato in città con le ultime elezioni comunali e che ormai sarebbe prossimo alla fine. Per i consiglieri di opposizione, infatti, è necessario che partecipazione e dibattito con la cittadinanza tornino a decollare. Per questo motivo, Albi annuncia l’istituzione di un’associazione, che nascerà il prossimo settembre e che probabilmente prenderà il nome di “Energie Nuove”. Con essa, Udt e Città di Virtù, che vi confluiranno, cercheranno di coinvolgere cittadini “interessati alla loro città, ma disinteressati alle proprie carriere personali” e tornare in questo modo a far sentire la propria voce. A questa farà seguito anche la richiesta dell’istituzione di una commissione di garanzia, “perché i diritti risorgano al posto dei favori e si ponga fine all’illogica delle assunzioni alla Team”.
Tania Di Simone