Teramo, il Pd accusa: “Emergenza abitativa dimenticata da questa amministrazione”

“Di fronte all’aggravarsi delle difficoltà economiche e occupazionali di molti cittadini e all’incremento del numero degli sfratti causati da oggettiva e incolpevole indigenza, è vergognoso che il Comune continui a bloccare l’accesso alle graduatorie per l’emergenza abitativa che secondo il regolamento comunale dovrebbero essere aggiornate ogni 6 mesi”.

Il gruppo consiliare del Pd di Teramo torna a chiedere numi al sindaco di Teramo sulla delicata questione dell’emergenza abitativa dopo che dal 2012 l’amministrazione ha sospeso l’aggiornamento delle graduatorie, lasciando, di fatto, tanti cittadini bisognosi senza la possibilità di ottenere una casa dove vivere dignitosamente. Ad oggi, infatti, sarebbero un centinaio le richieste di persone in attesa di poter ricevere l’assegnazione di un tetto sotto il quale abitare, senza però che dal Comune ci siano indicazioni chiare sui tempi necessari per la riattivazione delle graduatorie.

Non basta, infatti, al Pd la spiegazione data dal primo cittadino che giustifica questa decisione con la realizzazione del progetto di housing sociale di via Longo. “Va ricordato infatti”, si legge nella nota del Pd, “che nella sciagurata previsione iniziale della giunta Brucchi il piano di mobilità delle famiglie di via Longo doveva essere concluso entro la fine del 2013. Quel piano è inesorabilmente saltato per le gravi responsabilità del centrodestra con pesantissime ripercussioni sia per le famiglie di via Longo ,che hanno vissuto e vivono nell’assoluta incertezza, sia di tutti coloro a cui non è neppure consentito di iscriversi alle graduatorie per l’emergenza abitativa”.

Il Pd, inoltre, contesta il fatto che il progetto di via Longo non darà alcuna risposta reale per l’edilizia popolare residenziale, “visto che in cambio delle attuali 96 abitazioni, secondo il progetto accolto dal Comune, avremo solo 15 abitazioni di natura ERP con gravissimo decremento del patrimonio di edilizia popolare sul territorio comunale”.

“E intollerabile che i cittadini teramani ed in particolare quelli più deboli”, conclude la nota, “continuino a pagare le decisioni di una giunta che si preoccupa solo della propria sopravvivenza e non della tutela dei diritti e delle esigenze della comunità teramana”.

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