Il Pd regionale è sceso in campo contro la petrolizzazione dell’Abruzzo e lo ha fatto con una conferenza stampa che si è tenuta al largo della costa teramana, tra Giulianova e Tortoreto, a circa 10 miglia in prossimità della piattaforma Agip “Eleonora” adibita all’estrazione del metano. L’iniziativa è stata organizzata dal coordinatore del Pd della provincia di Teramo Robert Verrocchio e ha visto la partecipazione dei consiglieri regionali Camillo D’Alessandro, Peppino Di Luca e Claudio Ruffini. Presenti anche l’onorevole Tommaso Ginoble e il Sindaco di Pineto Luciano Monticelli che rischia di ritrovarsi un paio di piattaforme per l’estrazione di idrocarburi a circa 5 miglia dalla costa pinetese.
Il segnale che è arrivato dal Pd abruzzese è stato forte: no alla deriva petrolifera che distruggerebbe un’intera regione e la sua economia, basata sul turismo e sulle bellezze del proprio territorio, fatto di spiagge stupende, di colline verdi, di una montagna straordinaria, il Gran
Per D’Alessandro la proposta di legge del Pd, se passasse, consentirebbe ogni forma di resistenza dinanzi alla Corte Costituzionale a cui si è già rivolto il Governo di Roma per consentire le coltivazioni e le trivellazioni petrolifere da parte delle compagnie multinazionali, sia a terra (la provincia di Teramo è interessata per il 67 per cento rispetto al territorio regionale) . Insomma, l’Abruzzo che ha il 40 per cento delle aree vincolate dai parchi, che ha un’area marina protetta, quella del Cerrano, considerata una delle Regioni verdi d’Europa ma che rischia di assumere il colore nero del petrolio. “Bisogna creare un’alleanza con le altre Regioni verdi d’Europa”, ha sottolineato l’onorevole Tommaso Ginoble, “per tutelare il nostro
Di Luca ha accusato il governatore Chiodi e l’assessore regionale Mauro Di Dalmazio per non aver fatto nulla per la valorizzazione del territorio, per aver azzerato negli ultimi 14 mesi gli investimenti nel settore della valorizzazione dell’Abruzzo. Per il consigliere Ruffini il governo regionale finora è stato alla finestra, lasciandosi trasportare dalle decisioni di Roma di trasformare l’Abruzzo in una groviera.
Robert Verrocchio è convinto che almeno 10 mila firme verranno raccolte in provincia di Teramo, le restanti 30 mila arriveranno da altri territori abruzzesi.
Lino Nazionale