Nei giorni scorsi, infatti, la giunta municipale guidata dal sindaco Gino Monti ha affidato ad un legale (Franco Di Teodoro) di redigere un vero e proprio parere pro-veritate, che poi possa rappresentante il vademecum per il Comune nel momento nel quale bisognerà dare applicazione pratica alla sentenza del Consiglio di Stato. Di sicuro, in tutta questa vicenda che ha riscritto, definitivamente, un concorso pubblico dopo 12 anni, è che la sentenza del Consiglio di Stato andrà applicata e dunque nella delibera di incarico, la giunta prefigura due possibili scenari, che poi sono le due facce della stessa medaglia: la risoluzione del rapporto di lavoro con l’attuale comandante della polizia municipale (Massimiliano Zippi) e l’assunzione di chi il concorso lo ha vinto grazie alla giustizia amministrativa (Sabrina Polletta). Gli scenari, però, potrebbero anche essere diversi, visto che nella stessa delibera, l’ente chiede di sapere se in caso di rinuncia della Polletta (l’avvocato sarà invitato dal Comune a firmare il contratto di lavoro), possa essere utilizzata la stessa graduatoria del 1998, che al secondo posto, dopo i pronunciamenti dei due gradi di giudizio della giustizia amministrativa, figura l’attuale comandante della polizia urbana di Tortoreto.