Pineto, sotto accusa la gestione dell’Urbanistica

ida_nardiPineto. “Pensiamo che a Pineto si corrano rischi simili a quelli di altre zone”, dove per altre zone leggasi le cittadine abruzzesi in cui le amministrazioni sono cadute sotto la scure della magistratura. A dirlo è stato Marco Fars, segretario regionale di Rifondazione Comunista, nel corso di una conferenza stampa al curaro nella quale stamane ha spiegato i motivi del passaggio all’opposizione del suo partito.

Presente anche Ida Nardi, ex assessore comunale all’Urbanistica e sola rappresentante in consiglio di Rifondazione, dopo l’uscita di Marta Illuminati. Nardi ha elencato una recente serie di atti dell’amministrazione pinetese, sollevando una serie di pesanti interrogativi e parlando di carte che “non rispecchiano le norme”.
“Al posto di fare atti programmatici si va avanti con provvedimenti ad hoc, ma quando si procede così è certo che qualcuno viene favorito e qualcun altro no”, ha accusato Fars. In una nota consegnata alla stampa, Rifondazione elenca una serie di dubbi. In cima il progetto ex Ira, dove in una delibera dell’ottobre 2009 il sindaco di Pineto decide di non chiedere il pagamento della polizza fidejussoria accesa dal privato, polizza che riguardava la riscossione delle somme dovute all’amministrazione. La delibera verrà bocciata, ma il costruttore darà al comune 100 mila euro in meno, dice Nardi. Poi la sostituzione dell’economista della Commissione Programmi Complessi. A supervisionare il gruppo che ha il compito di controllare gli accordi di programma è oggi Roberto Papini, dell’Italia dei Valori, risultato unico partecipante al bando del comune, “in evidente posizione di conflitto di interessi dovuto alla sua attività professionale”, scrive Rifondazione, perché da molti ritenuto vicino all’impresa immobiliare Agorà. Nella sua nota, il partito parla anche dello stralcio dell’ampliamento della scuola a Calvano, previsto in base all’accordo ex Ira, “con lo spostamento della relativa somma per la realizzazione del terzo piano della caserma dei carabinieri”, il cui bando non sarebbe avvenuto in base al prezziario regionale aggiornato e il cui progetto in un primo momento, ha detto Nardi, era stato affidato alla stessa stazione appaltante che avrebbe dovuto cedere la contropartita all’amministrazione.
Per Fars a Pineto vi sono stati atti “del tutto strumentali per fini specifici, e se si procede così si fa cattiva amministrazione”. “Non ci interessano altre deleghe, ma capire cosa si vuole fare con l’urbanistica a Pineto”, ha concluso il segretario regionale.

Alessandro Consalvi

 

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