La novità è che, in mattinata, sono scomparse, come per magia, diverse “isole ecologiche” dislocate nelle zone periferiche di Giulianova. E così il passante avrà notato decine di cittadini vagare increduli, con buste di pattume al seguito, alla ricerca dell’isola (ecologica) che non c’è. Via Prato, Fosso Mustaccio, zona Industriale: questi alcuni dei luoghi interessati dall’improvvisa scomparsa di campane e cassonetti. Qualcuno si è chiesto se non fosse iniziata la raccolta porta a porta anche in periferia, ma telefonate in comune hanno svelato l’arcano. Le zone interessate erano oggetto di deposito abusivo di materiale vario, anche pericoloso (amianto, vecchi radiatori, mobilio vario) e, quindi, l’amministrazione, invece di bonificare le zone, piazzare telecamere, punire i trasgressori, dare una sistemata decente ai siti, ha preferito eliminarli. Come dire: se non riesco a impedire i furti chiudo la banca! Un clamoroso autogol per l’assessorato all’ambiente, già nella bufera per un porta a porta che stenta a partire, che aveva recuperato in parte con l’installazione dei raccoglitori di oli usati e ora costringe i cittadini virtuosi, che vogliono differenziare i rifiuti, ad una estenuante processione per cassonetti o, e qualcuno già in mattinata si era arreso, aveva mischiato i vari rifiuti per poi buttarli per primo cassonetto utile. Nel frattempo a Giulianova Lido, in piena stagione turistica, si assiste alla presenza di cassonetti di alberghi e ristoranti stazionare 24 ore su marciapiedi e a bordo strada, e centinaia di buste e bidoncini abbandonati al loro destino, negli orari di conferimento che, causalmente, coincidono in parte con la passeggiata serale dei turisti. Non resta che ringraziare, attendendo che le voci sugli aumenti della Tarsu vengano smentite o, come più probabile, confermate, aumentando il malcontento dei cittadini giuliesi che, a fronte di un servizio insufficiente, continuano a pagare tasse salate.
Sull’argomento l’assessore all’ambiente, Gabriele Filipponi, ha fatto delle precisazioni, ricordando che martedì si sono rotti tra camion della Sogesa e che la prodizione di rifiuti è cresciuta anche in relazione ad alcuni eventi e feste che ci sono state in zona. ” E’ stato chiesto un impegno per bonificare delle aree”, spiega Filipponi, ” e si è provveduto alla pulizia di Fosso Mustaccio, Villa Pozzoni e Collarenesco, liberate anche dai rifiuti ingombranti. Gli operai hanno lavorato assiduamente, per bonificare le zone più critiche, che ora sono pulite”.