Ospedale Sant’Omero, Di Matteo (Pdl) lancia proposta azionariato popolare

ospedale-santomero1Sant’Omero. Una gestione a maggioranza pubblica, con la parte privata messa a disposizione di un azionariato popolare, espressione essenzialmente del territorio. E’ questa la proposta che il consigliere regionale Emiliano Di Matteo (Pdl), componente della commissione nata per valutare la possibile privatizzazione dell’ospedale di Sant’Omero, illustrerà lunedì 17 maggio, in occasione di una specifica riunione programmata all’Unione dei Comuni.

Il punto di partenza dal quale parte Di Matteo è identico, nel ragionamento, a quello avanzato dall’assessore regionale Venturoni (la sopravvivenza dell’ospedale Val Vibrata passa attraverso una gestione pubblico-privata), anche se l’elemento di novità è rappresentato dal potenziale partner privato. “Vorrei ripartire dall’idea dell’assessore alla Sanità”,  argomenta il consigliere regionale Emiliano Di Matteo, “riguardo la gestione mista pubblico-privata dell’ospedale di Sant’Omero per rilanciarlo e renderlo competitivo nei confronti delle cliniche private marchigiane. La mia proposta, a questo proposito, è di mantenere il 51% pubblico ma vorrei che il restante 49% venga messo a disposizione di un azionariato popolare e non di un partner privato individuato attraverso un bando. L’azionariato popolare dovrà vedere coinvolte amministrazioni comunali, la classe medica e paramedica, gli imprenditori locali fino ai singoli cittadini. In questo modo il territorio, e in particolare il nostro ospedale, verrebbe salvaguardato due volte: da una parte da quella pubblica e dall’altra, dall’azione popolare evitando così l’arrivo di un’unica forza privata”. La proposta di una parziale privatizzazione del “Val Vibrata”, percorrendo la strada dell’azionariato popolare, Di Matteo la illustrerà nei particolari lunedì prossimo, con la convinzione che la cosa possa essere accettata dai sindaciemiliano_di_matteo della vallata. La Regione Abruzzo ha lanciato una proposta che può essere migliorata attraverso l’introduzione dell’azionariato popolare ed è per questo motivo che lunedì prossimo intendo portarlo all’attenzione della commissione sanità riunita all’Unione di Comuni, promuoverla e farla votare con la speranza che venga accettata. Se risulterà accolta investirò la Regione di questa volontà chiedendo di aprire un tavolo tecnico per discuterne la fattibilità. Personalmente – conclude Di Matteo – credo che legare l’ospedale al territorio sia la soluzione migliore per ridare dinamicità alla gestione, consentirgli una maggiore competitività di fronte alle cliniche private ed invertire così la tendenza alla mobilità passiva anche grazie alle strutture all’avanguardia, come le sale operatorie, di cui dispone l’ospedale della Val Vibrata”.

 

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