Risorse per il Gran Sasso-Laga, Lolli illustra gli interventi

Mattinata completamente dedicata alla montagna teramana per la Regione e la Provincia. Il vicepresidente regionale Giovanni Lolli e il presidente Renzo Di Sabatino, accompagnati dal consigliere regionale Sandro Mariani, sono stati prima a Castelli per il convegno di chiusura del Corso superiore di design gestito dal Liceo artistico per il design “Grue” – corso finanziato dalla Regione Abruzzo – e poi hanno incontrato gli operatori turistici di Pietracamela.

In municipio, alla presenza del commissario prefettizio Silvana D’Agostino, Lolli ha annunciato agenda e cronoprogramma delle risorse e dei progetti destinati al Distretto montano Gran Sasso-Laga (60 comuni già costituito).

“In questa fase e molto velocemente altrimenti perdevamo i fondi ho cercato di lavorare sul recupero della vecchia programmazione: soldi che qualcuno non ha speso e che abbiamo riconvertito. All’area del Distretto destiniamo due milioni e mezzo di fondi Fas – ha spiegato Lolli – serviranno a rifare tutta la sentieristica di bassa quota: il progetto preliminare e la gara vengono gestiti dall’Ente Parco. All’interno di questo pacchetto abbiamo messo 100 mila euro per il Rifugio Franchetti sul versante teramano e 100 mila euro per il Rifugio D’Abuzzo sul versante aquilano. Trecentomila euro sono destinati alla promozione del brand Gran Sasso. Con la nuova programmazione dei fondi europei, invece, il prossimo anno, provvederemo al recupero e alla piena agibilità dei tanti rifugi esistenti: strutture che potranno essere gestiti dalle molte giovani realtà imprenditoriali che si stanno dedicando alla montagna”.

Fra gli obiettivi dichiarati quello di destinare una parte dei fondi per i “paesi terremotati” – quindi una buona parte di quelli dell’area Gran Sasso – a specifiche azioni per il turismo. “Superando, con il buon senso, alcuni problemi derivanti da una pianificazione spesso contradditoria, vogliamo intervenire sulle stazioni turistiche di alta montagna per completarle con nuovi servizi” ha detto il Vicepresidente aggiungendo:“nulla che impatti con l’ambiente, solo interventi che possano migliorare l’offerta turistica che non è solo quella sciistica”.

Viabilità. Il capitolo strade, soprattutto sul versante teramano colpito negli ultimi anni da una catena di eventi alluvionali, tocca un nervo scoperto. La Regione, sempre con la rimodulazione di fondi comunitari non spesi della vecchia programmazione, ha finanziato la “ristrutturazione” della provinciale 43 Pietracamela-Prati di Tivo. “Grazie alla Provincia che si è assunta la responsabilità di bandire la gara prima di avere certezze garantiremo un intervento significativo” ha affermato Lolli. Il presidente Di Sabatino ritiene che “i lavori possano iniziare già la prossima settimana. E’ una corsa contro il tempo – ha affermato – perché devono essere completati entro dicembre e soprattutto prima dell’arrivo della neve. Ma non abbiamo avuto altra scelta, sia la Provincia sia la Regione hanno deciso di cogliere un’opportunità di finanziamento: o così o avremmo dovuto rinunciarci”.

Con la prossima programmazione bisognerà intervenire sull’anello Castelli-Arsita_Farindola-Campo Imperatore. Perché, ha sottolineato Lolli: “far arrivare la gente in montagna con strade percorribili è il primo obiettivo”.

Impianti di risalita. Con l’inverno e la stagione turistica alle porte, quello degli impianti di risalita, è un altro dei nodi che la Provincia sta affrontando dopo aver condotto a buon fine la trattativa con l’Unicredit per l’azzeramento del debito che la Gran Sasso teramano era stata costretta a contrarre per coprire le spese della cabinovia.

“Insieme alla società stiamo preparando un bando di gara per la gestione degli impianti su base pluriennale – ha dichiara il Presidente – una formula che dovrebbe garantire la sostenibilità economica a chi partecipa. Nel contempo stiamo dialogando con gli operatori locali perché sono gli imprenditori di prossimità che più di altri possono essere interessati. Ma una cosa deve essere chiara: gli operatori devono essere i primi a crederci e a presentarsi all’appuntamento in maniera unita convinti che insieme si lavora per il bene di tutti. La Provincia non potrà più assumersi responsabilità contabili e amministrative autorizzando un’altra stagione in perdita”.

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