Roseto. “Il PD rosetano, prima in conferenza stampa e successivamente con un direttivo di sezione, ha ufficializzato, per Novembre 2015, lo svolgimento delle primarie, così dette aperte e non di coalizione. Decisione legittima sul piano formale ma, a nostro avviso, sbagliata e precipitosa sul piano sostanziale e politico”.
Lo ha dichiarato il segretario provinciale del Partito Socialista Italiano, ricordando che “il PD forse, nel prendere questa decisione molto forzata, ritiene che il vincitore della competizione novembrina, sarà automaticamente il candidato sindaco di tutte le forze del centrosinistra. Se così fosse, pensiamo che questa visione privatistica della politica sia velleitaria e suicida. In politica, imporre le proprie idee, mostrando i muscoli o facendo valere la forza dei numeri, alla fine non porta mai bene. Sappiamo anche che non esiste una ricetta divinatoria, così come sappiamo che in una disputa le ragioni non stanno mai da una sola parte. Ascoltare i consigli, i suggerimenti e le parole anche di altri soggetti politici che vogliono impegnarsi, a buon diritto, a costruire una grande coalizione capace di vincere le future battaglie elettorali che ci attendono, riteniamo, nell’interesse generale, utile e politicamente corretto.
Per i socialisti “solo con la costruzione di una grande coalizione, la più ampia possibile che abbia come ragione dello stare insieme, una aggregazione coesa ed omogenea e la condivisione di obiettivi programmatici seri, misurabili, concreti e sostenibili, una coalizione di centrosinistra, ispirata ai valori della sinistra e del centro, una coalizione protesa non verso una sola delle due parti, abbia maggiori possibilità di vittoria. Noi lavoriamo e lavoreremo per costruire una coalizione aperta al dialogo e al confronto tra le varie anime, affinché tutti insieme si arrivi ad un programma condiviso e condivisibile e ad una candidatura che sia espressione dell’intera coalizione. La strada scelta dal PD rosetano, pensiamo che porterà confusione al proprio interno e divisione con le altre forze politiche. Non vorremmo che questa non voluta e non potuta ricerca di una sintesi comune, nasconda la mancanza nel PD locale, di una vera leadership, capace di tenere unito il partito e in grado di guardare oltre il proprio orticello elettorale. Abbiamo ancora tempo per fare, se lo si vuole, scelte più oculate e riflessive; non lo sprechiamo inutilmente. Vorremmo anche ricordare a noi stessi per primo e agli altri poi, che la Politica (con la P maiuscola) è mediazione e non imposizione, è confronto e non scontro, è rispetto reciproco e non prevaricazione. In politica non vince la regola dei capi e dei partiti egemoni ma un principio altamente democratico che è quello della ‘pari dignità’. In politica, bisogna prima ascoltare le ragioni di tutti, poi valutare, sintetizzare e solo alla fine prendere le decisioni. Non si usano metodi inversi. Quando in politica la miopia e l’arroganza prevalgono sulla ragione e sulla logica, la sconfitta è dietro l’angolo.
Il PSI lancia dunque un appello “non richiesto” al PD rosetano: “Impegniamoci convintamente, senza veti e prevaricazioni a costruire una coalizione che possa vincere e governare democraticamente questa nostra città. Una coalizione che coinvolga non solo le forze politiche ma la società civile, le professioni, le nuove generazioni, il mondo del lavoro e dell’associazionismo. Per fare ciò, non servono fughe in avanti, ma un forte senso di responsabilità politico e culturale. Lavoriamo insieme per dare a questa nostra città un Sindaco vincente. Un Sindaco che abbia grande personalità ed esperienza e che sia garante di trasparenza e democrazia ed in grado di intercettare la voglia di cambiamento, di sconfiggere la rassegnazione, che sappia esprimere il nuovo, che susciti entusiasmo e che rompa con le vecchie logiche partitiche. Capiamo – conclude Proti – che non è facile raggiungere questo obiettivo ma siamo altrettanto convinti che non è impossibile”.