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Ancarano, “Libertà di volare” realizza un documentario sulla crisi economica

Ancarano. Un dibattito tra forze politiche e sindacali della Val Vibrata e della Val Tronto, per illustrare quelle che sono le difficoltà con le quali convivono le realtà industriali del comprensori.

L’iniziativa è stata promossa, nei giorni scorsi, dall’associazione culturale “Libertà di volare” che nella stessa circostanza  ha proiettato degli spezzoni del documentario, in fase di lavorazione da parte della stessa associazione, “La crisi non esiste – Val Vibrata Val Tronto in presidio permanente” , in cui lavoratori di aziende in crisi nel Piceno e nel Teramano dicono la loro sulla realtà  industriale delle 2 valli di confine. L’idea dell’associazione era di promuovere un confronto diretto tra politici locali e mondo del lavoro attraverso appunto le parole di chi produce, ogni giorno, la ricchezza del nostro territorio. All’incontro-dibattito hanno preso parte: Claudio Ruffini (consigliere regionale), Antonio Canzian (assessore Regione Marche), Pietrangelo Panichi (sindaco Ancarano), Mauro Scarpatonio (sindaco Controguerra), Emanuela Loretone (Cgil Teramo). Nell’occasione, come si legge in una nota della stessa associazione, “ c’è stata la forte presa di posizione dell’ assessore Canzian che, d’accordo con il consigliere Ruffini, si è impegnato a fare pressione sul suo corrispettivo abruzzese per lo sblocco dell’accordo ValVibrata-ValTronto riguardante i finanziamenti per il rilancio industriale. Accordo firmato ormai da 2 anni ma ancora non messo in pratica”.

Per quello che riguarda la Val Vibrata inoltre lo stesso Ruffini ha denunciato la completa assenza di un programma organico di incentivazione dell’economia locale da parte della Regione Abruzzo. Servono azioni che possano rilanciare l’idea dei distretti industriali, l’innovazione tecnologica delle imprese in crisi e uno sviluppo coerente e sostenibile del territorio. La bocciatura della proposta dei FAS della Giunta regionale da parte del Ministero per lo Sviluppo Economico è il segnale evidente che manca una programmazione politica organica di rilancio della nostra Regione.