Si tratta della decisione di recedere l’accordo per il coordinamento e l’integrazione dei servizi per studenti disabili degli istituti superiori di secondo grado della provincia. “Una decisione assurda” la descrive Mauro Sacco, capogruppo IdV, “di una gravità che sta ancora una volta a confermare il metodo superficiale con cui la giunta Catarra amministra la nostra provincia. Una decisione critica che si riverbererà immancabilmente sulle fasce più deboli della nostra società”.
A queste accuse risponde Rasicci, che spiega che la Provincia si sarebbe fatta promotrice di una revisione della legge regionale con l’obiettivo di “arrivare ad un netto miglioramento della qualità del servizio che oggi presenta più di una criticità”.
La proposta è stata recepita anche dalle altre Province ed è oggetto di condivisione e confronto con l’assessore regionale Paolo Gatti. “Secondo la legge attuale” continua il vicepresidente “il 50% è a carico della Regione e il restante 50% a carico delle Province, le quali, però, non gestiscono né il servizio né gli affidamenti. Siamo dei meri esecutori e paghiamo sulla base dei rendiconti. Proprio dalla rendicontazione si evince che il costo per utente cambia notevolmente da realtà a realtà: quello che in un Comune si paga 9 euro l’ora, in un altro Comune può arrivare fino a 17. Inoltre, vi è un continuo lievitare dei costi anche laddove non si registra un aumento degli utenti. Per questo abbiamo congelato l’accordo con i Comuni: essendo in scadenza, vogliamo riformularlo ponendo condizioni più chiare e trasparenti per quanto riguarda economicità ed efficienza del servizio”.
Quanto, invece, alle risorse in bilancio per il 2010, secondo Rasicci la Provincia non starebbe operando nessun taglio. “In bilancio” sottolinea, infatti, in proposito “abbiamo messo quasi 200mila euro in più rispetto all’anno passato. Sulla copertura del 50% a carico della Regione sono state le giunte regionali di centrosinistra a non versare le somme dovute”.
Davvero “paradossali”, infine, secondo Rasicci, le dichiarazioni fatte dal consigliere Mauro Sacco e Riccardo Mercante, sul fatto che, in passato “la Provincia si sarebbe fatta carico anche delle somme dovute dalla Regione”.
“Il 29 settembre del 2009” ricorda, infatti, il vicepresidente “il Consiglio provinciale di questa amministrazione ha dovuto approvare una delibera per riconoscere come debito fuori bilancio, quasi 600 mila euro, le spese sostenute negli anni precedenti per il trasporto disabili. Ma quale copertura dei costi! Hanno lasciato solo debiti che noi abbiamo dovuto sanare”.