Una settimana di agognato riposo. Per il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, che non ha avuto affatto un’estate leggera e che si sta concedento qualche giorno di relax con la famiglia, si prospetta un settembre caldo.
Quella che, infatti, avrebbe dovuto essere la stagione dei bilanci, con gli annunci fatti sui possibili cambiamenti in corsa della squadra di governo, è stata distolta da altri pensieri. Tra modifiche sul porta a porta, pini tagliati, questione Teramo calcio, polemiche sulla compartecipazione per i servizi di assistenza ai disabili e bando di gara sulla Teramo Ambiente, sono stati altri gli argomenti che hanno trovato spazio nell’agenda politica locale, relegando la questione deleghe in secondo piano.
Ma che la maggioranza abbia mostrato tutta la sua fragilità, con alcune componenti che hanno palesato la propria insofferenza per scelte non sempre condivise, è evidente, così come si è visto che alcuni “aspiranti” ad un posto in giunta stiano scalpitando da tempo, in cerca di una nuova luce.
Eppure Brucchi, finora, ha preferito andare avanti così, consapevole che un qualunque spostamento potrebbe causare la messa in discussione di tante componenti che sarebbe difficile poi risistemare nel complicato puzzle della maggioranza.
E vista la presenza dei così detti “intoccabili”, saldamente al loro posto nonostante la valanga di critiche per ogni passo compiuto, dell’equilibrio da mantenere tra i diversi gruppi consigliari, di assessori che hanno deleghe importanti che non potrebbero lasciare ora se non correndo il rischio di rallentare l’attività amministrativa in alcuni settori strategici, con ogni probabilità il rimpasto resterà solo un annuncio di inizio estate.
Probabilmente, anche grazie al fatto che altri problemi hanno occupato le pagine dei giornali in questi ultimi giorni, il sindaco spera di far scendere l’attenzione da questo argomento e magari penserà ad un semplice rimpasto di deleghe.
Per far felice qualcuno. E per non scontentare nessuno.
