“La nostra speranza” fa sapere Giuseppe Di Febo, consigliere provinciale “è che le scelte fatte dal legislatore negli anni passati sulla vocazione ambientale dell’Abruzzo non vengano rimesse in discussione per lasciar spazio agli interessi economici delle grandi lobby”.
Sinistra Ecologia e Libertà si dichiara, infatti, contraria al ritorno all’utilizzo del nucleare, una tecnologia definita dal movimento “vecchia e non sicura, con costi enormi sia per la costruzione che per lo smaltimento delle scorie radioattive. Per non parlare dello smantellamento della centrale a fine ciclo, che rappresenterebbe un danno incalcolabile per l’immagine turistica della nostra regione. Inoltre, è di dominio pubblico che lo smaltimento di scorie radioattive rappresenterebbe un serio pericolo per l’uomo e per la salute dei cittadini abruzzesi”.
Per questo motivo è stata presentata l’interrogazione, in attesa che la Regione Abruzzo smentisca la notizia e rassicuri i cittadini sul pericolo nucleare nella “Regione Verde d’Europa”. “Sarebbe una “mazzata” tremenda per l’immagine della Regione” continua, infatti, Di Febo, “che confermerebbe che il nostro Abruzzo è tra quelli che il governo nazionale ha designato come “laboratorio” industriale per le politiche energetiche”.