Alba Adriatica. La gestione finanziaria della Tia (tariffa igiene ambientale), sia per quanto concerne gli incassi che le attività di accertamento, torna ad essere un’incombenza delle quale si dovranno occupare direttamente i Comuni.
E’ questo il contenuto di un atto di indirizzo approvato, nei giorni scorsi, dai Comuni di Alba Adriatica e Tortoreto, gli unici della vallata ad aver abbandonato la Tarsu per applicare la tariffa sui rifiuti. Il duplice atto di indirizzo, che le due municipalità hanno partorito assieme, altro non è che l’applicazione pratica di una recente sentenza della Corte Costituzionale che ha stabilito, tra le altre cose, la non applicabilità dell’Iva sulla natura del pagamento del servizio, che viene catalogato come tributo, e come tale deve essere gestito direttamente dai comuni. In attesa che l’intricata materia venga chiarita da un apposito decreto ministeriale (il provvedimento è atteso, così come ha specificato nelle scorse settimane l’Anci), le due municipalità costiere si stanno attrezzando per tornare, in prima persona, nel gestire la tassa sui rifiuti, sia per quanto concerne la determinazione delle tariffe, ma anche per le attività di incasso e di accertamento del tributo. Passaggio, questo, che sarà perfezionato entro il 1°maggio. Se per il 2010, ovviamente, nella determinazione delle tariffe per il servizio di raccolta dei rifiuti la questione sarà disciplinata in base a quanto affermato dalla Corte Costituzionale, è ancora tutto da stabilire il discorso relativo alle somme pagate in precedenza. La Suprema Corte ha stabilito la non applicabilità dell’Iva sulla Tia (che dunque non è una tariffa ma un tributo), e dunque gli utenti che in passato hanno pagato le fatture con l’Iva al 10%, in linea teorica, andrebbero rimborsati. Il come, al momento, non si sa, solo che le associazioni in difesa dei consumatori si sono attivate già per predisporre delle domande, da inviare ai Comuni (Alba e Tortoreto), con le quale viene chiesto il rimborso dell’Iva versata ma non dovuta. Va detto, infatti, che con l’applicazione dell’Iva c’è una disparità del trattamento tra i comuni che applicano la Tarsu (che alla luce del Decreto Ronchi, fino a quando non ci saranno ulteriori proroghe, non potrebbe nemmeno essere adottata) e chi, invece, ha rispettato il decreto ed da anni applica la Tia. In attesa che la questione, ancora tutta da dirimere sul piano giuridico, venga chiarita del tutto, alleghiamo un modello di richiesta di rimborso dell’Iva sulla Tia (scaricabile), che può essere presentato ai Comuni di Alba Adriatica e Tortoreto per chiedere la quantificazione delle somme versate in eccedenza e il successivo rimborso.
ricorso_tia_tortoreto_alba_adriatica.pdf