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Roseto, l’Udc contro il Pd sul nuovo Prg

Roseto. Il Prg sta già scatenando le prime reazioni politiche a Roseto. Dopo la presa di posizione degli esponenti della sinistra, che hanno duramente contestato il fatto che l’amministrazione comunale rosetana abbia già tutto predisposto per il nuovo strumento urbanistico, presentato ieri in occasione di un convegno a Matera, è la volta del commissario politico dell’Udc Alessandro Recchiuti. “Quello che sta avvenendo attorno al nuovo Prg”, si legge in una nota del dirigente del partito di Casini a Roseto, “è sintomatico e dimostra la persistente volontà dell’attuale Partito di maggiornaza (PD) di isolarsi e sottrarsi al confronto politico in tutte le scelte che riguardano la nostra Città e, soprattutto, quelle che sono di fondamentale importanza per lo sviluppo della stessa. Fermo restando la nostra assoluta criticità in merito all’avvenuta protocollazione di martedì scorso, solo perché bisognava in un certo qual modo giustificare la presentazione del nuovo strumento urbanistico ad un convegno di Matera, si contestano fortemente la modalità e la tempistica con la quale il PD, attuale unico partito di maggioranza, omettendo ogni forma di democrazia partecipata, abbia inteso gestire in maniera monopolistica lo strumento più importante per il futuro sviluppo di Roseto. Abbiamo l’impressione che la “res publica” sia diventata “res privata”!”

Recchiuti tuttavia sottolinea un aspetto importante e cioè che per entrare nel merito del nuovo Prg sia più corretto valutarlo dopo averlo dettagliatamente visionato e non sulla base di più o meno veritiere anticipazioni.
“Ma si ribadisce”, prosegue il commissario dell’Udc rosetano, “che la tempistica sia sbagliata. O forse sarebbe più corretto dire che la tempistica mai fu più azzeccata… ovviamente dal punto di vista del PD. Con questi passaggi il Partito Democratico ha ufficialmente aperto la campagna elettorale. Lo strumento urbanistico più importante per una città è diventato, invece, uno strumento elettorale finalizzato alla ricerca del mantenimento del “potere”. Evidentemente mesi fa quando avevamo anticipato quello che sarebbe avvenuto, non ci sbagliavamo”.