Teramo. Il comitato “Giù le mani dal Comunale” sta per superare la quota di 3mila firme. Lo rende noto Siriano Cordoni, esponente IdV di Teramo, che vede sempre più vicino il traguardo delle 4.500 firme necessario per il referendum sul futuro del vecchio stadio comunale di Teramo.
“Sono ragazzi straordinari” è il commento di Cordoni in riferimento ai giovani promotori dell’iniziativa, “uniti solamente da un comune obiettivo, quello di difendere un pezzo di storia della nostra città per trasformarlo ancora di più in un luogo verde, di sport e di incontro che faccia da argine alla speculazione edilizia. Quella speculazione che, mentre da un lato dà in pasto ai cittadini la costruzione di un teatro, dall’ altro costruisce, in quella zona e dietro la chiesa di Madonna delle Grazie, oltre 200 appartamenti, prende in cambio la gestione per trent’anni dello stesso teatro, costruisce un megaparcheggio da 400 posti auto, anch’esso da tenere in gestione per trent’anni, cinque sale da proiezione e un ristorante panoramico da collocare a quota trenta metri, sopra il teatro stesso”.
Nella definizione del progetto da parte dell’amministrazione comunale, Siriano Cordoni lamenta soprattutto la presunta mancanza di riguardo per lo stravolgimento ambientale della zona a ridosso della chiesa di S. Domenico con il chiostro, le scuole e la chiesa di Santo Spirito.
“Ricordo le parole dell’allora consigliere Chiodi” racconta a questo riguardo l’esponente IdV, “quando, sedendo sui banchi dell’opposizione, difendeva con passione tutta l’area, votava contro l’abbattimento dello stadio a difesa dell’area verde del campo di calcio e lodava il sottoscritto (in maggioranza) che aveva il coraggio di votare contro il progetto della Sparaco Spartaco. Ricordo ancora le parole dello stesso Chiodi che, una volta diventato sindaco, con un voltagabbanismo degno di un saltinbanco, convertendosi alla filosofia del business economico, giustificava il progetto della Straferro Costruzioni che non solo specula sull’area dello stadio, ma per far quadrare i conti si appropria anche dell’area “appiccicata” alla chiesa di Madonna delle Grazie. Incredibile come i conti economici possano far cambiare idea in un lasso di tempo così breve”.
Tornando sulla questione della raccolta firme, Siriano Cordoni coglie l’occasione per ricordare che, fra le tante raccolte in città in questi giorni, ne manchi ancora una, quella del sindaco Maurizio Brucchi. “Ancora una volta” commenta il politico in proposito “perde l’occasione di dimostrare di essere un grande sindaco e il sindaco di tutti i cittadini. Invece di ostacolare l’iniziativa dei giovani della curva est, avrebbe dovuto essere lui stesso a mettersi a disposizione e ad invitare tutti i consiglieri di maggioranza e di minoranza ad essere garanti della raccolta delle firme. Invece, cosa ha fatto? Quando ha saputo che i ragazzi della curva est si stavano organizzando, ha accelerato l’iter burocratico del project financing, facendo pervenire alla svelta la fideiussione e poter dire “siete in ritardo, non c’è più niente da fare”. Sarebbe stato un grande sindaco. Invece no”.