“Sono semplicemente un uomo di sinistra”. Amava definirsi così Sandro Santacroce, ex consigliere comunale di Teramo, stroncato la scorsa notte, all’età di 61 anni, da un male incurabile. Impegnato nelle battaglie civili ed esponente di Rifondazione Comunista, aveva avuto da sempre la grande dote di uomo combattente, non nascondendo mai una grande sensibilità che lo contraddistingueva nei suoi rapporti umani.
Eletto nel consiglio comunale teramano nel 2004, si era messo in gioco in prima persona nella successiva campagna elettorale come candidato sindaco, visto che la candidatura di Paolo Albi, appoggiata dal Pd e dalle liste civiche, non lo aveva convinto affatto.
Laureato in Scienze Agrarie, Santacroce lavorava all’Ispettorato dell’agricoltura della Regione. Lascia due figli e una compagna.
I funerali si svolgeranno domani alle 15 nel Santuario della Madonna delle Grazie.
MESSAGGI DI CORDOGLIO
Partito Democratico di Teramo. Ci stringiamo intorno alle persone amate nel dolore per la perdita dell’amico Sandro Santacroce. Un uomo leale, sincero, onesto e rigoroso. In ogni caso fedele ai suoi ideali, ha portato un importante contributo alla politica teramana impegnandosi in battaglie sempre improntate all’etica ed al bene comune. Un ricordo struggente e prezioso che ci accompagnerà e ci sarà d’esempio da seguire nei modi e nei princìpi.
Rifondazione Comunista. In queste circostanze spesso si usa dire la frase di rito “ci lasciano sempre i migliori”, ma per il Compagno Santacroce questa è un’innegabile verità. In un mondo dove la maggior parte delle persone si lasciano scivolare addosso tutto, il Compagno Sandro ha sempre avuto il coraggio di reagire e combattere da vero Comunista. Piangiamo come Compagne e Compagni ma soprattutto come donne e uomini la scomparsa di questo grande uomo e ci stringiamo tutti intorno alla sua famiglia. Con gli occhi lucidi ricorderemo sempre la sua bontà, il suo spirito gioioso e un modo di fare unico così come ricorderemo con orgoglio il suo impegno militante e costante in tutte le battaglie civili e politiche di questa città. Che il tuo insegnamento di libertà sia di esempio per tutti noi.
Maurizio Acerbo. Una bruttissima notizia. Un male incurabile ci ha portato via troppo presto un caro amico e compagno come Sandro Santacroce. Sandro era un compagno mite che sapeva farsi apprezzare anche dalle persone più distanti politicamente e dagli stessi avversari. Lo testimoniò anche il grande consenso elettorale che ottenne quando fu candidato sindaco di Rifondazione nella città di Teramo. I suoi toni pacati non avevano nulla a che fare con il moderatismo ma con la gentilezza del carattere. Infatti Sandro nel partito a livello di federazione e regionale tenne sempre posizioni di sinistra, per l’autonomia di rifondazione dal centrosinistra, contro la subalternità nei fatti nascosta sovente dietro le frasi altisonanti del richiamo all’ideologia e alla storia dei comunisti. Ogni volta che ci capitò di discutere di posizioni che ci avrebbero messo in una posizione difficile di scontro ricordo che Sandro misurava i rapporti di forza, enunciava le difficoltà ma poi conveniva che non potevamo fare altrimenti. Sandro conosceva l’importanza del lavoro nelle istituzioni, in Regione con Totò Iacovoni e in Comune da consigliere, ma sapeva che bisognava sempre mantenere i piedi nei movimenti e in mezzo ai giovani. Mentre percorrevamo insieme il corteo per la liberazione di Davide Rosci sorrideva di qualche slogan primitivo ma poi concludeva che era benvenuta quella nuova leva di giovani compagni. D’altronde Sandro era un ragazzo degli anni ’70 che non aveva mai smesso di essere un compagno, con coerenza e senza retorica. In un momento di difficoltà come questo per la sinistra di classe e per Rifondazione avremmo davvero bisogno di Sandro, della sua disponibilità, esperienza, intelligenza.