Teramo, querelle Di Sabatino-maggioranza sulla TeAm

Teramo. Dopo l’affondo dei giorni scorsi del Movimento 5 Stelle sulla delibera di giunta, definita illegittima per tempi e modi in cui l’amministrazione taglierebbe fuori i dipendenti dei servizi museali (sempre secondo Beradini), oggi le puntualizzazioni sono arrivate dall’interno della stessa maggioranza.

Durante la Commissione che si è svolta questa mattina sulla gara a doppio oggetto che riguarderà la parte privata della Teramo Ambiente, il consigliere comunale Dodo Di Sabatino ha puntualizzato alcuni aspetti che, se non verranno modificati, porterà lo stesso a votare no giovedì prossimo al nuovo statuto della municipalizzata.

“La mia è stata una critica collaborativa, perché si parla di uno statuto che deciderà le sorti della Teramo Ambiente – ha spiegato Di Sabatino – Lo statuto è stato costruito bene, ma presenta alcune incongruenze. Anomale è l’affidamento decennale dei servizi, mi sembra troppo ampio come termine. Sarebbe meglio pensare alla durata di sei anni”.

Durante la Commissione, c’è stato un battibecco tra lo stesso Dodo Di Sabatino e la segretaria generale Patrizia Scaramazza (che ha lavorato alla redazione dello statuto): “Lei è deputata a fare questo mestiere ed è anche ben pagata – ha tuonato il consigliere ad un certo punto – Talvolta utilizza un tono sbagliato con i consiglieri”.

Brucchi, dal canto suo, si è detto disponibile ad accogliere i suggerimenti arrivati dalla sua stessa maggioranza: “E’ un atto sicuramente migliorabile e di cui parleremo in Consiglio – ha affermato il primo cittadino – Gli esuberi? Si è trattato di una scelta di legge per quanto concerne la pulizia dei musei, l’altra invece è stata una scelta politica che rifarei”.

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