In una situazione di vacatio che dura dalla fine di marzo, ovvero da quando il Comune di Montorio ha ritirato la propria delega al presidente del Bim Franco Iachetti, l’attività negli uffici teramani del Consorzio del Bacino Imbrifero Montano è pressochè semiparalizzata. Si dovrà, infatti, attendere il pronunciamento del Tar entro la fine di maggio, al quale il presidente sfiduciato ha fatto ricorso, per sapere se la decisione presa dall’amministrazione montoriese è giusta o meno per poter, in un caso o nell’altro, riprendere a lavorare.
E in questo momento di grande difficoltà, nel quale anche delle piccole sovvenzioni sono viste come manna dal cielo, sono proprio i Comuni più piccoli a soffrire di questa situazione di stallo vista l’impossibilità di ricevere, come in passato, gli aiuti del Bim. Nessun contributo, dunque, per la ricostruzione delle strade dopo il maltempo dei mesi scorsi, né tanto meno, per le manifestazioni estive, in vista della bella stagione, cui il Consorzio era solito partecipare.
Unica certrezza, per ora, è l’assemblea convocata dal consigliere anziano Francesco Zoila per mercoledì prossimo, alle 18, durante la quale si dovrà approvare il conto consuntivo dell’Ente e si dovrà convalidare l’ingresso del sindaco di Montorio, Gianni Di Centa, come nuovo consigliere, visto che ha scelto di mantenere per sé questa delega.
A un anno e mezzo dalla fine naturale del mandato, quindi, si rimescolano le carte in uno degli Enti presi più di mira nei mesi scorsi da parte di alcuni amministratori locali che ne chiedevano una sostanziale rimodulazione di compiti insieme all’azzeramento delle indennità per i suoi rappresentanti, nell’ottica del contenimento di spesa per i costi ad esso imputati.