Alba Adriatica. Efficenza e riqualificazione della pubblica illuminazione ? Ad Alba decidono di seguire altre strade e così come sta accadendo in alcune municipalità (Atri, Corropoli, Campli ed anche Roseto) il percorso sarà pianificato in autonomia.
Tradotto in soldoni? Anche il Comune di Alba Adriatica, con una specifica delibera di giunta, ha deciso di uscire dal progetto Paride, la proposta inserita nel piano energetico della Provincia di Teramo (ente capofila) che nel 2011 ha lanciato l’iniziativa che inizialmente coinvolgeva 33 enti comunali.
Progetto valente, finanziato dall’Unione Europea, ma ora si scopre che lo stesso ha tempi di attuazione troppo lunghi (2021), mentre le premesse originarie erano molto più ridotte nella tempistica.
Nel frattempo i vari comuni (Sant’Egidio, invece, sin dall’inizio ha scelto altre strade) hanno compiuto i vari adempimenti di natura burocratico, come l’adesione all’associazione temporanea di scopo (Paride Costa Blu Nord), definito come il modello organizzativo più idoneo per realizzare il progetto.
I tempi, però, sono slittati e se da un lato il Comune di Alba Adriatica,in attesa che il progetto decollasse, ha dovuto congelare qualsiasi iniziativa in merito, ma ora con lo slittamento della tempistica (2021) ha deciso di innestare la retromarcia.
Sarà il Comune,in maniera autonoma, ad avviare iniziative di riqualificazione ed efficienza del sistema di pubblica illuminazione. Per far questo è stata deliberata l’uscita dal progetto Paride, operazione che poi sarà ratificata in un successivo passaggio consiliare.